Un complessivo cedimento barico sta interessando le nazioni occidentali dell’Europa, in seguito al progressivo incedere di una saccatura alimentata da aria artica che dalla Groenlandia tende a spingersi verso le Isole Britanniche, dove attualmente si trova il centro guida principale della depressione: proprio in vicinanza del mulinello depressionario si incastona un fronte perturbato, che ha portato piogge abbondanti sull’Inghilterra con temporali nel contempo in sviluppo tra il nord della Francia ed il Benelux.
Altri due vortici secondari si trovano sulla Scandinavia, ma l’allungamento meridiano della saccatura sta generando un’ulteriore ciclogenesi in vicinanza delle coste portoghesi. A questa depressione si lega lo sviluppo frontale che notiamo disteso fra la Penisola Iberica ed i settori occidentali del Mediterraneo, ma le propaggini più avanzate dell’ammasso nuvoloso stanno già toccando la Sardegna, contribuendo ad indebolire il ramo periferico del vasto anticiclone che occupa gran parte dell’Europa Centro-Orientale.
TEMPORALI SULLO IONIO Fase transitoria d’attesa per l’Italia, ma un piccolo nucleo temporalesco continua a penalizzare le estreme regioni meridionali. In particolare forti precipitazioni, tra la sera e la notte, si sono abbattute sui versanti ionici della Sicilia e della Bassa Calabria: è tornata la paura sul messinese a causa di forti nubifragi che hanno determinato i maggiori problemi sul comune di Villafranca Tirrena. Importanti fenomeni anche sulla Calabria meridionale, con piogge localmente torrenziali soprattutto sul reggino ed a ridosso della catena montuosa delle Sierre.
Di certo, seppure a livello locale, si è trattato precipitazioni in parte inattese. Nel frattempo l’attenzione si focalizza sul nuovo peggioramento che sta assalendo la parte occidentale dell’Europa, se non altro perché gli effetti giungeranno rapidamente verso il Mediterraneo Centrale, ove la relativa stagnazione anticiclonica non opporrà grandi resistenze. Sul bordo ascendente della saccatura ed in prossimità del vortice britannico si attende il maggiore rischio temporalesco odierno, legato alla possibilità di forti precipitazioni associati al rischio di fenomeni vorticosi, come eventuali tornado.