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Sfondamento freddo in azione, l’Italia piomba improvvisamente in inverno

di Enrico Luzzitelli
20 Ott 2007 - 20:49
in Senza categoria
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Zoom sul centro-sud Italia con proiezione MTG-LAM. L'immagine rappresenta la stima delle precipitazioni attese nel corso della notte. Evidente la concentrazione del maltempo sul basso Tirreno, ove si approfondirà un minimo depressionario (ciclone mediterraneo). Escluso dal maltempo il settentrione (ecco perchè non compare sulla mappa), tranne la possibilità di ulteriori precipitazioni sulla Romagna. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/mtglam.php
Sciarpe, maglioni pesanti e cappotti fuori dall’armadio, un po’ tutti gli italiani stanno facendo i conti con un’inattesa repentina fase dalle caratteristiche tipiche invernali, grazie alla graduale propagazione del nucleo più freddo in quota, che ancora 24 ore fa circa stazionava sulla Polonia.

L’ondata di freddo in corso risulta del tutto rilevante per il periodo, praticamente quasi senza precedenti nell’ultimo ventennio. Il mese di ottobre ha infatti sempre più assunto caratteristiche miti quasi tardo-estive molto spesso, in linea con il netto riscaldamento globale generale con cui ci troviamo a convivere.

Diversamente accadeva negli anni ’70 ed inizio anni ’80, quando si possono trovare negli archivi alcuni episodi di raffreddamenti così precoci nella terza decade d’ottobre. In quel periodo non solo gli inverni erano decisamente più freddi alle nostre latitudini, ma non era evidentemente così infrequente assistere a delle precocissime avvezioni fredde nella parte finale di ottobre.

Ed ecco che questo 2007 continua a riservare scenari speciali, un’annata ricchissima di record di caldo, ma che ogni tanto concede spazio a queste rare, ma violente staffilate d’aria fredda.

In un contesto autunnale dominato da scambi meridiani e con l’assenza delle correnti perturbate oceaniche, l’Anticiclone delle Azzorre in forte elevazione meridiana ha permesso questo split del vortice polare in sede Europea.

Attualmente, per via di uno schema barico “perfetto” la bordata fredda si sta dirigendo in pieno sull’Italia, ove scontrandosi con le masse d’aria pre-esistenti e le stesse tiepide acque mediterranee, determinerà un’acuta fase di maltempo per molte regioni meridionali.

I termometri risultano in crollo verticale quasi ovunque sulle regioni centro-settentrionali: già la scorsa notte, pur con la massa d’aria più fredda ancor fuori dai nostri confini, le temperature minime si sono abbassate non poco, specie in montagna.

La penetrazione fredda nei medi-bassi strati, associata a serenità notturna del cielo, ha favorito valori localmente bassi anche in pianura al nord. Da segnalare Milano Malpensa scesa poco sottozero ed Alghero, in Sardegna, con appena +4,9°C, nuovo record del mese d’ottobre.

Le prime ore della giornata hanno subito visto qualche sorpresa nevosa fino a quote collinari e localmente più in basso sulle aree esposte appenniniche, specie in Emilia, ove sparuti fiocchi misti a gragnola sono stati segnalati fin sulla piana bolognese.

L’aria fredda alle quote medio-alte della troposfera fa miracoli, ancor più in una situazione di così accesi e vigorosi contrasti, dettati dal periodo in cui ci troviamo, con il mar Mediterraneo inevitabilmente ancora serbatoio del calore accumulato nell’ultimo semestre caldo.

Le rilevazioni sondaggistiche delle ore 12Z hanno confermato l’ingresso del nocciolo freddissimo sul nord/est. Le stazioni di Udine e San Pietro Capofiume hanno infatti rilevato straordinarie isoterme di -35°C alla quota isobarica di 500 hPa, comunque nelle attese modellistiche.

Ora il nucleo più freddo sta rapidamente gettandosi ulteriormente verso sud/ovest raggiungendo l’alto Tirreno, poi nelle prossime ore la Corsica e la Sardegna, con minimo secondario in quota fra le due isole maggiori.

Ma la genesi depressionaria più rilevante sarà a livello del suolo, con il rapido approfondimento di un minimo barico nei pressi della Sicilia. Man mano che l’aria fredda avanza in quota, diffusa nuvolosità si accentua sul Tirreno, con convezione in intensificazione a ridosso delle coste orientali sarde, settentrionali siciliane ed attorno alla Corsica.

In particolare è allarme maltempo sulla Sicilia, già colpita anche nelle scorse ore da violente precipitazioni, che nella giornata di ieri sono risultate particolarmente ingenti sull’area catanese. Attese forti condizioni di maltempo anche sulla parte orientale della Sardegna, già in queste ore piove sull’isola con neve in montagna oltre i 1200 metri.

Il cut-off depressionario tenderà ad isolarsi ad inizio settimana al sud, mantenendo diffuso maltempo esteso ancora verso le regioni del medio Adriatico. Le termiche recupereranno gradualmente qualche grado, per l’interruzione dell’alimentazione del getto polare.

Come già anticipato ieri, la ferita depressionaria sul Mediterraneo centrale sarà davvero dura a morire, per via di una configurazione di blocco (possente Anticiclone sul nord del Continente), che determinerà l’isolamento ciclonico in sede italica.

Addirittura, il nucleo vorticoso potrebbe compiere un giro completo su sé stesso dirigendosi dapprima sul settentrione della Penisola per poi ridiscendere, seppure notevolmente attenuato, sul Mediterraneo centro-occidentale attraverso la porta del Rodano. Si annuncia dunque una settimana piuttosto compromessa.

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