Gran caldo in Lapponia lunedì 13 giugno, per l’arrivo di correnti caldi sudorientali, richiamate dalla depressione che, lo stesso giorno, ha portato piogge e temperature ben più basse, specie le massime, nel sud di Finlandia, Svezia e Norvegia. Alcune massime oltre il 65°N: Haparanda 27,7°C, Pajala 26,5°C, Karesuando 26,0°C, Kautokeino 23,6°C, Muonio 26,3°C, Sodankyla 26,5°C, Rovaniemi 25,4°C. Solo 15°C invece la massima di Helsinki e 13,6°C quella di Malmo, estremo sud della Svezia.
Rovesci e temporali hanno colpito l’Ucraina lo scorso sabato. Le piogge più intense si sono avute nella parte centrale del paese. A Kirovograd, sono caduti 30 mm, a Lubny 38, a Svitlovods’k 36. Gran parte di questi accumuli si sono realizzati in sole 6 ore.
Pioggia abbondante tra sabato scorso e la notte su domenica in alcune zone del Brasile orientale. La città di Vitoria ha visto cadere 75 mm in poche ore.
Molto abbondanti le piogge cadute in Uruguay domenica 12 giugno. Registrati 165 mm a Bella Union, 70 a Florida, 50 a Durano, 46 a Rocha. Piogge intense anche nelle zone argentine di confine, con 62 mm a Posadas, 49 a Iguacu, 47 a Paso de los Libres e ben 147 a Monte Caseros. Per lo più si è trattato di accumuli registrati in seguito a forti temporali.
La tempesta tropicale Arlene ha raggiunto domenica le coste statunitensi affacciate sul Golfo del Messico, causando danni limitati, pur in presenza di numerosi, forti, temporali sparsi. La tempesta, dopo aver portato piogge intense sulle Cayman e sulla parte ovest di Cuba, si è rinforzata dando l’impressione di poter diventare un uragano di categoria 1, mentre si muoveva attraverso il Golfo del Messico sabato. Prima di raggiungere il “Florida Panhandle” (l’appendice nordoccidentale dello stato), Arlene ha però iniziato ad indebolirsi, riuscendo comunque a portare venti fino a 60 miglia orarie e piogge abbondanti (fino, localmente, a 150 mm) sulla costa tra il Mississippi e la Florida (soprattutto nella parte ovest di questo stato). Come detto i danni sono stati limitati, anche se 7000 persone sono rimaste a lungo senza corrente elettrica e se una vittima indiretta vi è stata nelle acque di Miami, dove una donna è annegata venerdì mentre nuotava nel mare mosso. Alcune piattaforme petrolifere nel Golfo del Messico sono state evacuate venerdì, ma già sabato i lavoratori vi sono potuti tornare.
Alcune zone costiere indiane sono state investite da forti onde monsoniche. Il tratto di costa da Perumpally a Vallyzheekai, già colpito il 26 dicembre 2004 dallo tsunami, è stato quello maggiormente interessato da queste grandi ondate. Molti residenti nell’area hanno dovuto temporaneamente lasciare le loro abitazioni.
Ancora molto caldo in India, specialmente nel settore centro-orientale della parte del paese oltre i 15°N. Domenica 12 giugno queste alcune massime: Jharsuguda 46,4°C, Nagpur 45,3°C, Raipur 45,1°C, Jamshedpur 45,1°C.
Dense nebbie hanno causato giorni di caos nell’aeroporto di Auckland, in Nuova Zelanda. Centinaia di voli interni e internazionali sono stati cancellati, dirottati o hanno viaggiato con grandi ritardi nei tre giorni fra venerdì 10 e domenica 12 giugno. Lunedì 13 invece i venti orientali e l’atmosfera più dinamica per l’arrivo di una perturbazione hanno fatto sollevare la nebbia.