CONTRASTI METEO ESPLOSIVI – Quel che accadrà nel corso della settimana rischia di essere un’ondata di maltempo dai connotati davvero notevoli, le cui conseguenze potrebbero divenire importanti: il carico di piogge si annuncia consistente, anche se permangono dubbi sull’entità delle precipitazioni. Il problema è legato al fatto che i maggiori fenomeni potrebbero a tratti accanirsi su aree già ampiamente provate dalle piogge abbondanti di questa primavera e non solo, a cui si sommano gli apporti derivanti dalla fusione della nevi in alta montagna. La fase perturbata sarà peraltro duratura, in quanto si accompagnerà ad un’evoluzione ciclonica molto lenta sul comparto occidentale euro-mediterraneo per la solita azione di blocco di un anticiclone sub-tropicale proteso verso l’Europa Orientale.
CHE CALDO AL SUD – A parte il rischio di piogge e nubifragi, che riguarderà in una prima fase soprattutto il Nord, vale la pena scrutare con attenzione l’avvezione molto calda prefrontale che coinvolgerà invece le regioni meridionali ed i cui massimi effetti dovrebbero avvertirsi fra giovedì e venerdì. La regione più colpita dalla lingua d’aria molto calda sub-tropicale potrebbe risultare la Sicilia, con isoterme che potranno varcare la soglia dei +20/22°C: questo significa che nelle aree esposte sottovento alle correnti (in particolare il nord della regione) ci potrà essere occasione per un’impennata termica al suolo con punte anche prossime ai 35 gradi. Si noti l’imponenza notevole di questo richiamo caldo, con l’isoterma +25°C che venerdì potrebbe spingersi a lambire le coste ioniche di Sicilia e Calabria.