E’ il 1 dicembre, data che sancisce ufficialmente l’inizio dell’inverno meteorologico. Un avvio tutt’altro che stentato, considerando che il freddo sta per raggiungerci. Non un freddo sterile, o perlomeno, non per tutti. In alcune regioni sarà accompagnato dal passaggio di due diverse perturbazioni, che apporteranno delle precipitazioni soprattutto sui confini alpini, nelle regioni adriatiche e al sud. La neve? Ci sarà anche quella e in diversi momenti potrebbe spingersi alle basse quote.
Qualora ci si interroghi sulle ragioni degli improvvisi rigori stagionali, vi rammentiamo che sull’Europa si è stabilito un ampio Vortice Ciclonico di natura polare. L’aria fredda contenuta al suo interno è dapprima sfilata ad ovest, investendo la Francia e la Penisola Iberica, ora è traslata verso levante e sta coinvolgendo le regioni settentrionali. Gradualmente, fin da lunedì, tenderà ad espandersi a sud e continuerà ad affluire – tra alti e bassi – per gran parte della prossima settimana.
Il tempo domenica 2 dicembre
Nelle regioni settentrionali ci aspettiamo un cospicuo miglioramento, con cieli sereni o poco nuvolosi eccezion fatta per residui annuvolamenti sull’Appennino emiliano-romagnolo. Qui non vanno esclusi residui fenomeni, a carattere nevoso sin verso le colline. Verso sera segnaliamo un ritorno della nuvolosità sui confini alpini, soprattutto tra Valle d’Aosta e alto Piemonte con associate fitte nevicate. Il freddo si farà sentire maggiormente durante la notte, con gelate in pianure e valli.
Nel resto d’Italia il tempo sarà decisamente variabile, a tratti instabile con ancora delle piogge e delle nevicate lungo la dorsale appenninica. Prevediamo una diminuzione della quota sul settore centro settentrionale, dove avverranno sconfinamenti al di sotto degli 800 metri tra Marche e Abruzzo. Più a sud il limite sarà posizionato attorno ai 1400/1600 metri. Un graduale miglioramento interesserà il medio-alto versante tirrenico dal pomeriggio, con schiarite via via più ampie a cominciare dalla Toscana.
Segnaliamo, infine, un netto rinforzo dei venti da nordovest: raffiche di oltre 60 km/h potrebbero interessare la Sardegna occidentale e i crinali alpini – con foehn in propagazione verso le alte pianure. Le temperature, dopo un temporaneo rialzo, riprenderanno a calare.
Inizio settimana tra alti e bassi
Lunedì sarà una giornata dai due volti. Al nord splenderà il sole, salvo persistenti annuvolamenti e spruzzate di neve lungo il confine delle Alpi. Migliora anche su Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, pur temporaneamente, mentre nelle regioni del medio-basso versante Adriatico e al sud ci aspettiamo condizioni di tempo instabile, con piogge e nevicate sino a bassa quota.
Sui rilievi dell’Appennino centrale potrebbero spingersi in collina, mentre sul settore meridionale e nelle montagne della Sicilia nevicherà mediamente attorno agli 800 metri. Ma anche in questa circostanza non si escludono degli sconfinamenti a quote inferiori.
Martedì giungerà un’altra perturbazione, preceduta da venti meno freddi da ovest che apporteranno un temporaneo rialzo delle temperature. Nevicherà sui confini alpini, mentre al nord continuerà a splendere il sole salvo parziali annuvolamenti sul Triveneto. Nelle altre regioni ci aspettiamo un deciso peggioramento, che proporrà piogge localmente fitte e ulteriori nevicate sui rilievi. La quota scenderà di sera, quando riprenderà ad affluire aria piuttosto fredda dai quadranti settentrionali.
Da mercoledì ancora freddo
La seconda parte della settimana sarà condizionata da un costante afflusso d’aria fredda dai n/nw. Mercoledì prevediamo condizioni d’instabilità nelle regioni centro meridionali, con altre nevicate sui rilievi attorno ai 1000/1200 metri. Da giovedì la tendenza è verso un miglioramento nelle regioni di ponente, mentre il tempo rimarrà variabile sul versante adriatico e al sud.