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Settembre: il mese degli uragani e dei tifoni

di Massimo Aceti
14 Nov 2005 - 13:03
in Senza categoria
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L'uragano Rita nel Golfo del Messico. Immagine fonte NOAA.
Il MeteoGiornale ha tenuto costantemente aggiornati i propri lettori sugli uragani, i tifoni e le tempeste tropicali in corso. Come sappiamo la stagione è stata eccezionale per frequenza ed intensità di questi fenomeni nel bacino Atlantico, ma anche nel Pacifico non sono mancati devastanti cicloni tropicali. Altri eventi estremi extra-tropicali hanno contrassegnato lo svolgimento meteorologico del mese di settembre. In questo articolo ne riportiamo alcuni, ripresi dal National Climatic Data Center (www.ncdc.noaa.gov), l’ente americano che analizza ed elabora i dati provenienti da tutti i servizi meteorologici nazionali.

Tempeste tropicali

Settembre è stato il mese di Rita, uragano che ha raggiunto la categoria 5, la massima della scala Saffir-Simpson, mentre si trovava nel Golfo del Messico. Rita si è sviluppato come depressione tropicale appena ad est delle Isole di Turks e Caicos e si è fortemente rinforzato quando è passato appena a sud delle Florida Keys. La sera del giorno 21, ormai entrato nel Golfo del Messico, la pressione minima al centro dell’Uragano si è portata a 897 hPa, la terza più bassa da quando si registrano i dati, superiore soltanto a quella dell’Uragano Gilbert che nel 1988 misurò 888 hPa, e a quella dell’Uragano del “Labour Day” del 1935 che misurò 992 hPa.
Rita ha fatto poi “landfall” al confine tra Texas e Louisiana come Uragano di categoria 3 con venti sostenuti a 195 km/h e con onde di marea alte fino a 4.5 metri in parte della costa della Lousiana. New Orleans per la seconda volta nell’anno, dopo il tragico evento Katrina, ha visto parte dei suoi quartieri andare sott’acqua a causa di onde di marea alte fino a 2.5 metri.
In questo anno 2005 per la prima volta nella storia due Uragani hanno raggiunto la categoria 5 durante la medesima stagione nel Golfo del Messico (Katrina e Rita).

In aperto Oceano ha vagato per giorni, al largo delle coste della Florida e delle Caroline, l’Uragano Ophelia, che ha raggiunto appena la prima categoria (la più bassa nella scala degli Uragani), ma che ha causato piogge consistenti, fino a 250/300 mm, su alcune aree costiere del North Carolina.

Nel Pacifico occidentale disastroso è stato il Tifone Talim. Talim ha colpito prima Taiwan e poi alcune province cinesi, causando 129 vittime e quasi due milioni di evacuati.
Il Tifone Nabi ha colpito le isole giapponesi Kyushu, investite da venti a 165 km/h e da abbondanti piogge. Nabi si è poi dissolto nel Mar del Giappone. Non distante un paio di settimane più tardi è passato Saola, che nell’Isola di Iwo Jima ha portato venti a 140 km/h.
Damrey è stato il peggior tifone ad aver interessato l’isola cinese di Hainan negli ultimi decenni. Sviluppatosi a nord delle Filippine, si è notevolmente rinforzato prima di abbattersi su Hainan e quindi sul Vietnam settentrionale. Le piogge ad esso associate, hanno causato 145 vittime, tra Filippine, Cina, Vietnam, Thailandia ed, addirittura, Nepal.

Tempeste, nevicate, piogge e siccità…

In area extra-tropicale una violenta tempesta si è abbattuta al confine tra Brasile ed Uruguay, interessando l’area costiera battuta da raffiche di vento fino a 111 km/h, specie tra Porto Alegre e Rio Grande. Ricordiamo che la stessa area era stata colpita nella primavera del 2004 da un rarissimo Uragano sviluppatosi nell’Atlantico meridionale.

E sempre il Brasile ha dovuto fare i conti con una situazione tardo invernale anomala. Per la prima volta la neve è caduta nel mese di settembre a Barra do Quarai, nello stato del Rio Grande do Sul. Pioggia autocongelantesi (o meglio gelicidio) invece a Sao Joaquim, nello stato di Santa Catarina.

Negli Stati Uniti d’America continua lo stato di grave siccità nella Valle del Mississipi, specie nello stato dell’Illinois. Una moderata siccità interessa invece la regione del Pacifico Nord-Occidentale, compresa la parte settentrionale delle Montagne Rocciose.

In Africa una situazione di grave siccità pluriannuale è in corso nella zona del Grande Corno e nella zona sud-orientale del continente. Dalla Somalia al Malawi, dal Mozambico, allo Zimbabwe da anni piove meno della norma. Il livello medio delle acque del Lago Vittoria è stato circa 88 cm sotto la norma.

E’ proseguito il periodo siccitoso anche nell’Europa occidentale: Portogallo, Spagna e Francia occidentali, Sud Inghilterra, le zone europee maggiormente colpite dalla scarsità di piogge negli ultimi mesi. Come vedremo, in gran parte di quest’area, le piogge hanno ripreso a cadere copiose nel mese di ottobre.

Forti piogge, che hanno causato anche molte vittime, sono invece occorse sulla costa orientale dell’India, fino al Bangladash, nel MyanMar (Birmania) e nell’ovest Sumatra nei pressi di Padang. Piogge alluvionali anche nello stato centroamericano del Costa Rica, che hanno causato 8 vittime.

Negli U.S.A. forti temporali accompagnati da almeno quattro tornadoes, si sono verificati tra il Michigan, il Wisconsin, l’Iowa, il Missouri, il Kansas e l’Oklahoma.

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