Sono ormai una decina di giorni che si susseguono terremoti a ripetizione, la maggior parte impercettibili dalla popolazione, nella più piccola isola dell’Arcipelago delle Canarie. Dal mattino di mercoledì, centinaia di tremori sono stati registrati con la scossa più forte di magnitudo 4.6°. Anche quest’oggi le scosse non hanno dato tregua: il National Geographic Institute (IGN) ha registrato su El Hierro in poche ore 3 scosse avvertite dalla popolazione di 4.1, 3.8 e 3.3 magnitudo Richter. I tre terremoti hanno avuto epicentro in mare ad ovest della città di Frontera, nel punto in cui si è avuta la maggior concentrazione di scosse avvenute ultimamente.
Di fronte a questo preoccupante aumento di attività sismica (di cui vi è un precedente avvenuto nell’autunno del 2011), il governo regionale delle Isole Canarie ha deciso nella giornata di mercoledì diverse misure precauzionali per proteggere gli abitanti della parte occidentale dell’isola, la zona in cui c’è maggiore probabilità che l’attività sismica abbia un impatto potenzialmente pericoloso. Si punta soprattutto alla prevenzione invitando la popolazione a prendere nota dei messaggi rivolti specificamente alle aree rischio. Nel frattempo sono stati chiusi due tratti di strada e la corsia più vicina alla parete di un tunnel nella zona.