Ora, prima di provare a vedere insieme quali saranno gli effetti del prossimo guasto delle condizioni meteorologiche, è necessario, a nostro avviso, premettere che la possibile evoluzione dei prossimi giorni fu discussa e analizzata tempo fa in occasione di più di un’analisi a lungo termine. Difatti sia la disposizione delle varie figure bariche che l’andamento sino ad allora riscontrato, lasciavano intravedere un peggioramento del tempo intorno ai primi giorni del mese di agosto.
Vogliamo però ricordare come la stagione estiva, specialmente nei mesi d’agosto, sia storicamente ricca di episodi simili, sia come caratteristiche propriamente tecniche che come effetti realmente verificatisi. Certo ancora non sappiamo quale sarà l’effettiva forza del guasto in arrivo, ma a quanto sembra rappresenterà uno stop deciso alla stagione 2005. Ma tutto ciò non significa affatto “morte certa” dell’estate, perché avrà il tempo e il modo di riprendersi e consegnarci altri giorni di tempo soleggiato, senza magari gli eccessi termici dell’ultimo periodo.
Dal punto di vista puramente tecnico, sembra che l’alta pressione delle Azzorre sia pronta a rispettare le consegne osservate giorni or sono, quando ripetemmo più volte come vi fosse l’intenzione, da parte della stessa, di un nuovo slancio verso latitudini settentrionali, dopo essere stata relegata in pieno Oceano Atlantico dalla sorella Africana, responsabile delle alte temperature registrate durante la settimana.
Ma ora pare che, quasi a preannunciare un cambio di configurazione in vista della nuova stagione autunnale, l’Azzorriano non voglia più starsene in disparte a guardare. Stavolta sembra intenzionato a recitare un ruolo da protagonista che dovrebbe consegnarci un periodo di tempo fresco e fortemente instabile. Per chi volesse approfondire ulteriormente i particolari barici, rimandiamo all’articolo di analisi a lungo termine pubblicato appena ieri, dove si fa riferimento alle varie soluzioni meteorologiche sulla base dei movimenti dell’alta delle Azzorre.
Quel che magari è interessante sottolineare è come stamattina i più importanti modelli di previsione abbiamo trovato un comune d’intenti nel disegnare una vasta goccia fredda in quota nel cuore del Mediterraneo Centrale. Evoluzione che si concretizzerebbe già dalla giornata di martedì, quando in serata si avrebbero le prime avvisaglie temporalesche sulle regioni settentrionali. Avvisaglie che poi si tramuterebbero in un peggioramento consistente tra mercoledì e giovedì su buona parte dello stivale: prima al Centro Nord, poi al Sud.
Va detto che si potrebbero venire a creare contrasti termici pericolosi tra l’aria più calda preesistente e quella più fredda in arrivo. Il frutto sarebbe quello di forti manifestazioni temporalesche con associate violente grandinate, colpi di vento e un sensibile calo termico. E la situazione potrebbe protrarsi verso la fine della prima decade del mese, quando arriverebbe un ulteriore peggioramento associato ad una profonda ondulazione delle correnti d’alta quota verso la nostra Penisola. Noi come sempre saremo qui per darvi delle delucidazioni circa le novità previste. Ma vogliamo ancora una volta sottolineare come l’estate non sia finita. Ci sarà tempo per godere di nuove giornate di sole e temperature certamente più piacevoli.