L’elemento saliente a breve termine.
Si conferma la fase calda già in atto sulle nostre regioni Meridionali, le più colpite dalla risalita della bolla calda Nord africana che tanto ci ha fatto patore nel mese di luglio. Tuttavia, carte alla mano, la sua durata sarà piuttosto breve e limitata ad alcune aree della Penisola. Ne resteranno sostanzialmente ai margini le regioni Settentrionali e le alto Tirreniche, laddove vi saranno deboli passaggi nuvolosi.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine propone invece un progressivo miglioramento, o meglio, un allontanamento del gran caldo anche dal Sud, causa le correnti in quota che andranno disponendosi dai quadranti Nord-occidentali. Il merito di siffatta evoluzione è da attribuire all’alta pressione delle Azzorre che, con un promontorio stabilizzante orientale, raggiungerà l’Europa Centro occidentale confinando le onde cicloniche verso la parte Est del Continente.
L’elemento saliente a lungo termine.
Si conferma la posizione dell’anticiclone oceanico, mentre alle alte latitudini del Nord Atlantico prende forma un Vortice Polare in azione tra coste Canadesi e Groenlandia, ove la temperatura subirà un progressivo deciso calo sotto le medie del periodo.
Il trend a lungo termine:
Possiamo quindi ribadire quanto espresso nel corso dell’ultimo editoriale, ossia un’ultima decade del mese che mostrerà connotati tipici del fine stagione, con temperature in linea con le medie del periodo, in progressivo declino al Nord, belle giornate di sole al Centro Sud e instabilità pomeridiana sui rilievi.
Elementi di incertezza: Attualmente si può ritenere che non vi siano particolari elementi d’incertezza. La disposizione degli attori barici su scala Continentale lascia spazio a pochi dubbi. L’autunno avanzerà inesorabilmente sull’Europa Settentrionale, poi Centrale, mentre sul Mediterraneo potremo godere di uno scorcio di stagione privo di eccessi termici.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi attuale conferma pertanto quel trend di normalità che, specie dal punto di vista termico, va vissuto come qualcosa di eccezionale, non più la regola.
Ma quando l’alta pressione delle Azzorre si dispone lungo i paralleli del Mediterraneo, i fasti di antiche stagioni estive, seppure di limitata durata rispetto al passato, possono tornare a splendere.
Focus: evoluzione sino al 31 agosto 2006
La prima fase del periodo previsionale proporrà un’Italia interessata da correnti mediamente occidentali, con alcuni passaggi nuvolosi destinati alle regioni Settentrionali, laddove, in particolare sui rilievi del Nordest, potranno esservi temporali pomeridiani. Altrove avremo poche nubi, specie lungo le coste, mentre sui rilievi gli addensamenti del pomeriggio non porteranno a manifestazioni meteoriche degne di nota.
Un trend che pare confermarsi anche nella seconda fase in esame, quella che ci condurrà alla fine del mese d’agosto. Avremo difatti correnti in quota Occidentali che garantiranno clima decisamente piacevole, giornate soleggiate su buona parte dello Stivale, salvo che sui rilievi e zone interne laddove vi potranno essere locali temporali. Specie sulle Alpi.
Evoluzione sino al 05 settembre 2006
I primi giorni del nuovo mese sembrano filare sulla falsa riga dell’ultima decade d’agosto, tuttavia segnaliamo la ripresa del Vortice Polare alle latitutidi Settentrionali dell’Europa. Un’azione che porterebbe ad ondulazioni più o meno ampie dirette principalmente al Nord e Centro Europa, laddove si assisterebbe ad un calo termico e tempo instabile. Potrebbero risentirne marginalmente le nostre regioni settentrionali, specie i settori orientali, con temporali lungo i rilievi. Altrove avremo ancora tempo sostanzialmente stabile.
In conclusione.
In conclusione si vuole porre l’accento sull’ultima fase di previsione. Non è da escludere difatti che, la prima settimana del nuovo mese, possa proporre un ingresso ciclonico in seno al Mediterraneo, sintomo dell’autunno che avanza. Tuttavia necessitano maggiori conferme.