Nell’ultimo periodo il gelo ha evitato quasi chirurgicamente gran parte delle aree centro-meridionali dell’Italia, tranne nella fase finale della scorsa settimana quando parte dell’aria gelida, da giorni incollata sul Nord Italia, era riuscita ad espandersi verso sud. Il cambio di circolazione ha investito tuttavia proprio le regioni del Centro-Sud, crocevia della rimonta di masse d’aria piuttosto calde di matrice nord-africana.
Abbiamo dedicato grande attenzione alle brusche variazioni in poche ore di 20-25 gradi sulle aree centrali adriatiche, interessate ieri da raffiche di venti di caduta in discesa dall’Appennino, noti con il nome di garbino o favonio. Non è certo così frequente assistere a delle variazioni termiche così brusche e repentine in questo periodo, ma non di rado si sono spesso verificati degli aumenti termici importanti a seguito d’ondate fredde di notevole consistenza, quasi una reazione di compensazione a fasi rigide molto rilevanti, come quella che si è avuta di recente
Nella scorsa notte i valori minimi si sono tenuti al di sopra delle medie del periodo, diffusamente a doppia cifra su gran parte del Centro-Sud come di solito capita ad inizio Ottobre piuttosto che a ridosso di Dicembre. I valori più elevati in Sicilia, con Palermo che non è scesa al di sotto dei 18 gradi, a conferma della rilevanza dell’attuale ondata di caldo. Nella giornata odierna le temperature si sono spinte oltre i 20 gradi su diverse zone del Sud, delle Isole Maggiori e del medio versante adriatico: sulla Sicilia Orientale si sono addirittura sfiorati i 25 gradi. Ecco una lista di temperature massime rilevate:
Messina +24°C (vicina al record di dicembre)
Catania +23.8°C
Reggio Calabria +23.4°C
Palermo +23.3°C
Pantelleria +23°C
Pescara +22.3°C
Decimomannu +22.2°C
Bari +21.7°C
Marina di Ginosa +21.4°C
Questa circolazione permarrà ancora protagonista per le prossime 36-48 ore, con l’alito caldo nord-africano che accrescerà ulteriormente d’importanza espandendosi verso nord. Solo fra Natale e Santo Stefano il passaggio di un fronte freddo porrà fine a questa sfuriata calda nord-africana e si tornerà verso uno scenario decisamente più normale per il periodo, almeno temporaneamente, dopo l’alternarsi di questi episodi estremi.