Non si parla certo di ieri, ma di oltre 350 mila anni fa che sono comunque un periodo di tempo molto breve sulla scala geologica. In quel periodo il Pianeta Rosso era completamente ricoperto di ghiacci, come emerge dalle tracce rimaste nelle sue calotte polari. La scoperta è avvenuta tramite il radar Sharad, a bordo della sonda Mro della Nasa. L’antenna di Sharad ha analizzato gli strati di ghiaccio delle calotte polari che, analogamente a quanto avviene sulla Terra, raccontano la storia climatica del pianeta rosso.In particolare i ricercatori hanno cercato strutture, come avvallamenti o spirali, che l’erosione del vento scolpisce nel ghiaccio, perché rivelano i cambiamenti verificatisi nello spessore del ghiaccio e di conseguenza i cambiamenti climatici avvenuti in passato.
Sono emerse così molte strutture di questo tipo, a più livelli nel ghiaccio, le quali indicano che il pianeta sta emergendo da un’era glaciale, terminata circa 370.000 anni fa. Ben 87mila chilometri cubi di ghiaccio si sono accumulati ai poli. Il fatto che Marte avesse avuto delle ere glaciali in passato era già stato ipotizzato, in quanto il Pianeta Rosso, al pari della Terra, è caratterizzato da cambiamenti ciclici dell’orbita e dell’inclinazione che vanno quindi ad incidere sulla quantità di radiazione solare che arriva verso la superficie. Studiare il ghiaccio su Marte è poi assolutamente fondamentale in vista di una futura esplorazione umana del Pianeta Rosso ed è poi un dato importantissimo per avere ulteriori dati su eventuale presenza di forme di vita in altri tempi.