L’elemento saliente a breve termine.
Breve termine che proporrà condizioni meteo non dissimili da quanto osservabile nel corso dell’ultima settimana. Atteso un rapido ingresso ciclonico oceanico che tenderà ad instabilizzare il tempo sia al nord che su gran parte del centro. Ferita barica di rapida guarigione, tuttavia non si intravede possibilità di stabilità duratura.
L’elemento saliente a medio termine.
Avremo difatti il progressivo isolamento di circolazione ciclonica continentale su settori orientali dell’Europa. In prima istanza potrebbe manifestarsi uno scivolamento in direzione dei bacini di levante, ove l’instabilità permarrebbe localmente accentuata. Generale il calo termico per venti settentrionali. L’Europa occidentale si confermerebbe invece preda depressionaria atlantica, mentre il Mediterraneo resterebbe prossimo alle ingerenze caldo umide subtropicali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Lungo termine che non evidenzia sostanziali variazioni bariche, l’irrequietezza oceanica proseguirebbe infatti a manifestarsi su aree occidentali del continente europeo.
Il trend a lungo termine:
I risvolti peninsulari potrebbero essere differenti, la soluzione più plausibile pare quella di nuove ingerenze umide su regioni settentrionali, altrove si avrebbe invece la presenza anticiclonica garante di tempo stabile e soleggiato.
Elementi di incertezza:
Evidente che siffatta configurazione cela in sé non pochi elementi di incertezza, primo fra tutti la disposizione ciclonica oceanica in sede continentale.
Ribadiamo infatti il concetto di asse d’inclinazione depressionario, qualora mostrasse una tendenza ad interessamento di Francia e penisola iberica, ecco che le spinte dinamiche subtropicali avrebbero ancora libero sfogo verso bacini centro meridionali peninsulari. Ma non è da escludere che possano esservi ingressi instabilizzanti simili a quanto va accadendo ultimamente.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico-barico relativo alle varie località peninsulari è assai esplicativo nel confermare un periodo estivo climaticamente gradevole per valori termici in linea con l’andamento medio stagionale.
I parametri precipitativi indicano invero clima sostanzialmente secco su aree centro meridionali ed isole, pur con delle occasioni per fenomeni da instabilità diurna. Instabilità che invece potrebbe persistere al nord, in particolare su Alpi e Prealpi.
Focus: evoluzione sino al 29 luglio 2008
Primo step previsionale caratterizzato da influenza ciclonica oceanica, dettata da rapido transito ciclonico su mari settentrionali ad opera di onda ciclonica in traslazione orientale. In tal senso ecco confermata la fase instabile che andrà ad interessare il centro nord, la rotazione dei venti dai quadranti settentrionali ed il diffuso calo termico verso valori consoni alla fase stagionale in essere.
Seconda fase previsionale che propone una nuova influenza fresca ed instabilizzante ad opera di depressione continentale su est Europa. Seguirebbe, il condizionale è d’obbligo, un graduale miglioramento in modo particolare sulle regioni centro meridionali e isole, ove la presenza anticiclonica proveniente dalla penisola iberica enfatizzerebbe condizioni meteo stabili e soleggiate. Nonché climaticamente gradevoli.
Evoluzione sino al 03 agosto 2008
Concludiamo l’analisi previsionale confermando il mantenimento di trend ondulatorio oceanico in sede al continente europeo. Da valutare gli effetti sulle nostre regioni, anche se è possibile propendere per un avvio di agosto all’insegna della sostanziale normalità stagionale.
In conclusione.
Giunti al giro di boa settimanale non possiamo far altro che confermare in toto l’evoluzione espressa nel corso degli editoriali precedenti. Ossia fase estiva definibile “normale” soprattutto dal punto di vista delle temperature.