Come sappiamo la scala Richter gradua l’intensità dei terremoti. A parer nostro si potrebbe applicare un qualcosa di simile anche alla variabile temperatura (o meglio ancora ai relativi scarti).
Quante volte ci è capitato di sentir dire, per esempio, che la temperatura media di un certo mese è stata negativa di – 1,2°. Non c’è però un indice che segnali quale sensazione fisica di freddo dia alle persone (es. un mese né caldo, né freddo o un mese moderatamente freddo, ecc.). Un altro mese segnala invece un valore positivo di + 2,6° anche in questo caso non dando alcun riferimento circa il tipo graduato di caldo. Sono valori cioè che, così come sono, non indicano palesemente quali sensazioni fisiche siano da collegare a ben determinati scarti termici. E proprio per questo motivo abbiamo pensato di approntare una scala relativa agli scarti delle temperature. Quest’ultima poi potrebbe anche essere utilizzata come base di riferimento. Insomma una scala graduata di 1° centigrado per il 2°, 3°, 4° intervallo di scarti.
Il primo intervallo negativo/positivo invece, a differenza degli altri 6, comprende gli scarti (con un delta di 1,5° rispetto agli altri sei gradini aventi invece un intervallo di 1° centigrado) che vanno da – 0,75° a + 0,75°. In questo caso possiamo dire che gli scarti oscillano più o meno intorno alla temperatura media del periodo di riferimento, insomma in questa fascia non fa Né Caldo Né Freddo.
Il secondo intervallo positivo comprende gli scarti che vanno da + 0,76° a + 1,75°. In questa situazione possiamo dire che si può percepire un Caldo Moderato. Per esempio una stagione o un mese moderatamente caldo.
Il terzo intervallo positivo delimita gli scarti compresi da + 1,76° a + 2,75°. E qui possiamo affermare che il grado di percezione va sul Molto Caldo. Esempio: un anno molto caldo.
Infine il quarto intervallo positivo racchiude gli scarti da + 2,76° e oltre. In questo caso diciamo che il grado di avvertimento si sposta sul Caldissimo. Esempio: una stagione caldissima.
Riepilogando si dovrebbero avvertire le seguenti sensazioni fisiche di caldo così graduate: né caldo né freddo, ossia oscillanti intorno alla media (- 0,75° / + 0,75°), caldo moderato (+ 0,76° / +1,75°), molto caldo (+ 1,76° / + 2,75°), caldissimo (+2,76° e oltre).
Seguono ora i seguenti tre intervalli con scarti negativi.
Il secondo intervallo negativo comprende gli scarti tra – 0,76° e – 1,75°. In questo caso possiamo dire che avvertiamo un Freddo Moderato. Per esempio una stagione moderatamente fredda.
Il terzo intervallo negativo delimita gli scarti racchiusi tra – 1,76° a – 2,75° gradi. Qui invece è possibile affermare che fa Molto Freddo.
Il quarto intervallo negativo racchiude gli scarti da – 2,76° e oltre. In questo caso diciamo che l’indicatore si sposta sul Freddissimo.
Anche qui riassumendo si dovrebbero percepire per ordine le seguenti sensazioni fisiche di freddo: né caldo né freddo, freddo moderato, molto freddo, freddissimo. Tutto ciò ovviamente non tenendo conto della presenza dei vènti o della % di umidità diffusa nell’aria che, come sappiamo, possono alterare la percezione del caldo o del freddo.
Qui sotto infine è riportata schematicamente e in gradi centigradi, la scala termica sensoriale degli scarti delle temperature.
Col. Paolo Ernani meteorologo