Prima di analizzare con le mappe le dimensioni di questo cambiamento ormai prossimo delle condizioni meteo, dobbiamo doverosamente premettere che siamo ancora alle prese con un’ondata di caldo anomalo del tutto inusuale per il periodo, come confermano i numerosi picchi termici da record raggiunti in svariate località. Illustriamo l’entità del calo termico in arrivo, attraverso le prossime due mappe che mostrano la variazione delle isoterme all’altezza geopotenziale di 850 hPa rispetto alla situazione attuale. Nella prima mappa GFS, riferita alle ore centrali di domani, possiamo chiaramente intuire come per domani i maggiori cali delle temperature sono attesi al Centro-Nord e sulla Sardegna, mentre avremo valori quasi stazionari (proseguirà il caldo) al Sud e sulla Sicilia. Le regioni meridionali dovranno attendere giovedì per beneficiare in misura più apprezzabile del refrigerio apportato dall’aria più fresca dal Nord Europa, come evidenzia la seconda mappa GFS.
Il cedimento dell’alta pressione nord-africana sarà l’altro fattore che permetterà l’incursione d’aria più fresca sul nostro Paese. L’afflusso d’aria fresca ed instabile potrebbe protrarsi fino al week-end, momento nel quale le zone alpine potrebbero essere raggiunte da un nocciolo ciclonico in quota proveniente dalla Penisola Scandinava e spinto alle nostre latitudini proprio dall’espansione dell’alta pressione oceanica verso le terre scandinave. Nelle prossime mappe possiamo notare il raffronto fra GFS ed ECMWF per la situazione prevista nel week-end.
Come sarà l’esordio di Giugno? In base alle ultime elaborazioni modellistiche, crescono le probabilità di una nuova fase anticiclonica di stampo nord-africano, che potrebbe dare avvio, se confermata, ad un progressivo aumento termico, come evidenzia la mappa multimodel prevista per il 2 giugno. Un’ondata di caldo ad inizio Giugno non rappresenta certo un’anomalia così importante come quella avuta in questi ultimi 10 giorni.