Ci risiamo, più volte è stato rimarcato come la Sardegna sia soggetta ad eventi alluvionali lampo su alcuni territori particolarmente esposti allo “stau” piovoso sciroccale. Si tratta di un evento abbastanza ricorrente anche negli ultimi anni, che quasi ormai non fa più notizia.
Era appena l’inizio dicembre 2004 quando un evento alluvionale di eccezionale imponenza aveva interessato con il fulcro principale specie l’Ogliastra, con il paese più colpito Villagrande Strisaili, ove un mare di fango e detriti scese dalla montagna travolgendo completamente il paese, causando anche due vittime.
Ricordiamo che sono stati ufficialmente censiti ben 517.4 mm di precipitazione cadute in appena 24 ore (7 dicembre 2004), un quantitativo assolutamente esorbitante e senza precedenti in una zona ove comunque si hanno dati storici estremamente rilevanti (a cominciare dal 1951). In appena 96 ore, tra il 6 e il 9 dicembre 2004, sulla zona il totale di pioggia caduta, comprensiva di tutto l’evento, fu pari a quasi 700 millimetri.
Il rischio idro-geologico è dunque connesso all’elevata entità di un fenomeno naturale abbastanza ricorrente negli anni e difficile da contenere, dato che alcuni settori così sensibili della Sardegna orientale risultano a livello europeo tra i più penalizzati storicamente da veri e propri disastri alluvionali di portata eccezionale.
L’emergenza maltempo attualmente in corso ha invece riguardato in particolare il Cagliaritano, l’area appena ad ovest del capoluogo, ovvero il settore costiero occidentale del golfo di Cagliari, e più in particolare l’area compresa tra Capoterra e Pula. Zona assolutamente soggetta a questi eventi, mai dimenticato l’alluvione del 12-13 novembre 1999, con circa 350 mm di pioggia caduti.
La zona è molto esposta alle umide correnti sciroccali provenienti dal mare, e a poca distanza sono presenti dei rilievi che costituiscono un ovvio sbarramento alle stesse correnti, e la conseguente esaltazione delle precipitazioni, che sui versanti sopravvento possono risultare pesantemente persistenti quando vi sia un blocco della circolazione meteorologica con la persistenza di una depressione mediterranea a S/SW rispetto alla Sardegna.
Ed è proprio accaduto così: le precipitazioni si sono accanite da domenica 3 a martedì 5 aprile sul sud Sardegna, e la zona maggiormente colpita è risultata proprio quella di Capoterra e dintorni, ove già nella pianura sono stati rilevati quantitativi dell’ordine dei 150 mm complessivi (a fronte di una media mensile circa tre volte inferiore), e sui rilievi montuosi nei pressi sono stimati anche ben oltre 200 mm di pioggia.
Fortunatamente la pioggia non è caduta tutta insieme, ma si è abbastanza distribuita nel corso dei tre giorni (il picco maggiore in pianura di 70 mm caduti nella prima parte di martedì 5 aprile in circa 7 ore), ma i disagi legati alla persistenza delle precipitazioni sono stati comunque ingenti.
Fiumi straripati, traffico interrotto sulla rete stradale di collegamento tra Capoterra e Pula, alcune persone tratte in salvo, allagamenti dei piani bassi di molte abitazioni. I paesi più colpiti, oltre a Capoterra (zona Poggio dei Pini e Frutti d’Oro) e Pula, sono stati Sarroch, Villa San Pietro e Domus de Maria.
Piogge imponenti, ma meno intense e persistenti, si sono comunque verificate anche su tutta la zona di Cagliari, sul medio-basso Campidano, e sulla costa sud-orientale dell’isola, ove anche qui sono stimati oltre 100 millimetri di pioggia in tre giorni. Così come i medesimi quantitativi nell’arco di 72 ore sono stati rilevati sulla vallata del Cixerri nell’Iglesiente, nelle campagne tra Villamassagia e Siliqua.
In particolare, poi, i fenomeni hanno assunto particolare rilevanza sui rilievi montuosi orientali del Sulcis Iglesiente, ove nella sola giornata di lunedì 4 aprile si stimano caduti oltre 100 mm di pioggia, con punte di ben 80-90 mm effettivamente rilevati sulle aree di pianura immediatamente adiacenti ai rilievi (zona tra Villacidro e Gonnosfanadiga).
Rammentiamo infine ai lettori interessati l’esistenza di un contenitore meteo informativo in tempo reale sul clima della regione, cioè il Meteo Sardegna (www.meteosardegna.it), che è nato sullo slancio di proporre ampio risalto alla meteorologia e climatologia su scala locale, allo scopo di evidenziare che la grande Sardegna non è solo mare, sole e vacanze.
Per chi volesse approfondire sull’evento meteo di Capoterra (CA), è presente un reportage fotografico al seguente link: https://www.meteosardegna.it/reportages/read.php?id=43&chapter=1