Quanto farà caldo?
Al Nord e nelle Centrali tirreniche – zone interne soprattutto – tanto. Quando un’Alta Pressione persiste per più giorni schiaccia al suolo l’aria calda, che si deposita nei bassi strati. In Val Padana aumenterà l’umidità, il tempo di giorno sarà spesso variabile e si formerà una fastidiosa cappa d’afa. Intendiamoci, non è che sul resto d’Italia non faccia caldo, ma avere 30 e più gradi, a Luglio, non fa certo notizia.
Eppure non sembra un dominio anticiclonico scevro di debolezze:
Nell’ultima settimana, descrivendovi le dinamiche dell’affermazione anticiclonica, vi abbiam detto che il lato debole della propaggine anticiclonica era quello orientale. Ciò ha consentito agli spifferi balcanici di fluire e causare quei temporali che tutti sappiamo. Anche oggi, alla luce degli ultimi aggiornamenti dei Modelli, si manifesta una certa timidezza del bordo orientale. E difatti, forse, agli inizi della prossima settimana un nucleo freddo potrebbe aprirsi la strada sull’Europa occidentale e dirigersi nelle lande di Levante, lambendo appena la nostra Penisola. Ciò potrebbe però causare un riacutizzarsi dell’instabilità al Nordest, probabilmente anche sulle Centrali Adriatiche. E allo stesso tempo portare le temperature massime un po’ giù.
Nelle altre regioni cosa accadrà?:
E’ probabile che prosegua la fase estiva, grazie alla costante protezione dell’Anticiclone. Potrebbe essere la propaggine orientale dell’Azzorriano, ma non è detto che si riaffacci l’Africano. A tal proposito, vi proponiamo rapidamente le principali vedute modellistiche.
Discordanza tra modelli:
L’Anticiclone potrebbe resistere un po’ di più, ma vogliamo proporvi alcune discrepanze – e non da poco – tra i due principali modelli di previsione: GFS ed ECMWF. L’uno, l’Americano, sostiene uno sgonfiamento della bolla anticiclonica e un ritorno alla normalità estiva. L’altro, l’Europeo, è invece propenso per una ulteriore accelerazione estiva, dettata dalla spinta dell’Anticiclone Africano verso il Mediterraneo. Chi avrà ragione? Staremo a vedere.
Quanto farà caldo?:
Molto. Al Nord in particolare, ma anche nelle zone interne delle Centrali tirreniche. Massime di 34, anche 35 gradi. Valori che varcheranno abbondantemente la media del periodo. Però, forse, l’ondata avrà durata inferiore di quanto paventato soltanto due giorni fa.
E forse riprenderanno i temporali:
E’ probabile che delle infiltrazioni più fresche sul Nord Italia vadano a causare un nuovo rinvigorimento dell’instabilità diurna. Al Centro Sud e nelle Isole tale ipotesi viene percorsa con maggiore difficoltà.
Focus: il tempo sino al 13 luglio 2010
Ci attendono giorni di Solleone. Il caldo aumenterà, come detto Nord e Centrali tirreniche saranno quelle che subiranno i maggiori effetti dell’ondata. Anche altrove, comunque, il tempo sarà estivo. I temporali potranno ancor far visita ai rilievi alpini e inizialmente anche a qualche tratto appenninico.
La prossima settimana potrebbero affacciarsi i primi spifferi freschi, diretti ai settori orientali peninsulari. Oltre all’accrescersi dell’instabilità, vi sarà spazio per una lieve flessione termica. Flessione che, ma ribadiamo l’uso del condizionale, andrebbe poi ad interessare buona parte della Penisola. In un quadro meteorologico comunque estivo.
Evoluzione sino al 18 luglio 2010
Estate che non sembra subire particolari disturbi e potrebbe proseguire, attorno a metà mese e subito dopo, all’insegna della normalità stagionale.
In conclusione.
Insomma, l’Estate non verrà meno al suolo ruolo di stagione amata dai vacanzieri. Ci sarà qualche temporale in montagna, e magari non solo là, ma come affermato spesse volte il tutto fa parte del gioco.