Mentre nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 febbraio i nevofili californiani hanno invano atteso la neve a San Francisco (solo qualche rado fiocco su alcune delle colline intorno alla città, 2,2°C la minima nella metropoli californiana, 4,4°C meno della media di febbraio, l’ultima nevicata risale al 1976), dall’altra parte degli States la giornata di venerdì ha visto precipitazioni abbondanti, ma in larga parte in forma di pioggia. Tra le 6 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato sono caduti, nell’area di New York, 35 mm di pioggia a Newark, 32 all’aeroporto La Guardia, 31 al Kennedy, 33 a Central Park. Particolarmente intenso il rovescio arrivato intorno alle 13.30 locali di venerdì, accompagnato da vento forte (raffiche da W a 43 km/h a Central Park), con visibilità scesa a 800 metri. Altri accumuli precipitativi notevoli: Provicence 46 mm, Eire 44 (neve), Boston 40 (in parte nevosi), Bridgeport 39, Windsor Locks Bradley Airport 36 (in parte nevosi), Albany 28 (neve). Neve anche, tra le altre, a Buffalo, Syracuse, Cleveland.
La giornata di venerdì 25 febbraio ha segnato un deciso cambio circolatorio su gran parte di Svezia e Finlandia, con correnti miti (ma anche umide) occidentali che hanno scalzato il blocco gelido che da giorni insisteva su queste aree. A Helsinki, per esempio, alle 0 di venerdì la temperatura era -25°C, mentre 24 ore dopo il termometro era salito a -7°C, con un aumento continuo durante il giorno, senza alcun calo termico serale. La neve è caduta a più riprese, ma sempre debole, comunque il manto nevoso all’aeroporto Vantaa misura ben 76 cm. A Turku, nel sudovest della Finlandia, il termometro è gradualmente salito da -17° a -2°C, anche qui con neve debole (50 cm al suolo). Ha tenuto meglio il gelo nella parte più orientale della Finlandia, a Savonlinna venerdì si è saliti gradualmente da -29° a -11°C, mentre sabato il riscaldamento è lentamente proseguito fino a raggiungere i -4°C, quasi sempre con neve debole. In Svezia il riscaldamento si era attivato già giovedì pomeriggio, venerdì Stoccolma/Bromma è gradualmente salita da -6° a 0°C. Vasteras è passata giovedì dai -28°C delle 5 ai -5°C della tarda serata (con neve, all’alba, con -21°C), venerdì ulteriore salita graduale fino a +1°C.
Altra giornata molto calda in Spagna quella di venerdì 25 febbraio. Il termometro ha localmente superato i 24°C (Siviglia 24,6°C, Tortosa 24,5°C, Cordoba e Jerez 24,0°C), mentre molte sono le stazioni che hanno superato i 20°C, tra cui citiamo: Moron 23,2°C, Badajoz 22,5°C, Toledo 22,5°C, Logrono e Madrid/Barajas 21,9°C, Granada 21,7°C. Alcune medie delle massime di febbraio: Siviglia 17,9°C, Cordoba 16,9°C, Badajoz 15,9°C, Granada 15,3°C, Toledo 13,6°C, Madrid/Barajas 12,9°C, Logrono 12,0°C. Per meglio inquadrare l’anomalia dei valori registrati, aggiungiamo che la media delle massime di aprile di Madrid/Barajas è 18,0°C e quella di Toledo 18,8°C, ma anche quella della calda Siviglia è 22,7°C.
Caldo venerdì anche in Portogallo: Beja e Castelo Branco 23,0°C, Faro 22,6°C, Lisbona/Geof e Montijo 22,0°C, Sagres 21,8°C, Evora 21,5°C. Alcune medie delle massime di febbraio: Faro 16,7°C, Lisbona 15,6°C, Beja 14,9°C, Evora 13,7°C.
Gran caldo venerdì 25 febbraio in Myanmar, Thailandia e Laos. In Myanmar, massime 38,4°C a Prome, 36,5°C a Yangon, 35,8°C a Nyaung-U, 35,5°C a Mandalay. In Thailandia, Tak 37,1°C, Thong Pha Phum 37,0°C, Nan 36,9°C, Lamphun 36,8°C, Lampang 36,5°C, Nakhon Sawan 36,4°C. In Laos, Luang Prabang 36,5°C, Thakhek 36,4°C, Attopeu 36,0°C. Alcune medie delle massime di febbraio: Yangon 34,5°C, Mandalay 32,0°C, Nan 32,7°C, Lampang 33,4°C, Luang Prabang 30,8°C.
La fascia subshariana vede ormai le temperature superare diffusamente i 38°C, ma non sono rari gli sfondamenti oltre i 40°C. Venerdì 25 febbraio, per esempio, abbiamo avuto queste massime: Kassala (Sudan) 41,3°C, Sarh (Chad) 40,8°C, Boromo (Burkina) 40,6°C, Kolda (Senegal) 40,4°C, Kedougou (Senegal) 40,2°C, Mango (Togo) 40,1°C, Gaya (Niger) 40,0°C, Kenieba (Mali) 39,9°C. Alcune medie delle massime di febbraio: Kolda 37,3°C, Kedougou 36,8°C, Kenieba 37,3°C, Gaya 36,3°C, Sarh 37,9°C. Le medie di marzo sono un paio di gradi più alte, nell’area i mesi più caldi sono proprio marzo e aprile.
Le piogge continuano a martoriare il Queensland, lo stato che occupa il nordest dell’Australia, ma venerdì vi sono state forti piogge anche in alcune zone dei Territori del Nord. Tra le 12 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 123 mm a Cairns Airport, 110 a Centre Island, 109 a Ngayawili, 100 a Low Isles, 88 a Groote Eylandt, 58 a South Johnstone. Nelle 24 ore successive, 168 mm a South Johnstone (371 mm in 96 ore), 139 a Mornington Island, 129 a Cairns Airport (413 in 72 ore), 84 a Palmerville, 80 a Weipa, 77 a Low Isles (258 in 72 ore).
Una lunga ondata di caldo sta interessando invece il sudovest dell’Australia, in particolare l’area di Perth. Alla stazione Perth/Mount Lawley dal 7 al 26 febbraio solo una volta la massima è rimasta sotto i 30°C (29,7°C il 20) e ben 12 volte ha superato i 33°C (massima 38,1°C il 16 febbraio), mentre le minime sono state quasi tutte oltre i 20°C (minima più elevata 24,6°C il 16, seguita dai 24,5°C del 25). 17,7°/31,9°C le medie di febbraio di Perth.