Marzo si sa, per definizione risulta essere un mese estremamente dinamico. Talvolta freddo, altre primaverile. Tuttavia quel che spesso accade rappresenta un normale percorso verso il vero volto primaverile, in attesa dello ristabilirsi delle condizioni meteorologiche verso l’estate.
Quel che balza subito all’occhio è comunque in inizio del mese piuttosto freddo, con temperature che diffusamente hanno toccato valori ben al di sotto delle medie stagionali. La causa è da ricercarsi nella persistenza di un serbatoio di aria gelida sull’Europa Settentrionale, mentre l’alta pressione delle Azzorre sovente la si ritrova in pozione meridiana a pilotare scambi di calore tra le nostre latitudini e quelle del Grande Nord.
Ecco pertanto spiegato facilmente il freddo che appena qualche giorno fa ha determinato un ritorno dell’inverno su tutta la nostra Penisola, con molte zone del Centro Sud interessate da copiose nevicate. Una situazione che ha creato non pochi problemi al mondo agricolo e forestale, laddove si registrano oramai fasi di fioriture avanzate e diffusi risvegli vegetativi.
Riteniamo importante sottolineare quanto sia importante una fase di attento monitoraggio in circostanze simili, peraltro più volte consigliato negli ultimi editoriali proposti allorquando si prospettava la fase fredda di cui sopra. Bene, all’orizzonte compare ora una fase di stanca atmosferica, non certo stabile, ma relativamente mite. Un periodo ideale per la normale ripresa del ciclo vegetativo delle colture agrarie-forestali.
Avremo difatti temperature che si riporteranno in linea con le medie stagionali, localmente, leggasi Isole Maggiori, addirittura al di sopra delle stesse. Tutto ciò, oltre che a favorire quanto detto poco sopra, potrà ripristinare in normale avanzamento vegetativo di quelle colture in evidente ritardo, causa le avverse condizioni meteorologiche pregresse.
Consigliamo comunque un attento controllo delle specie coltivate, specialmente laddove dovessero risultare necessari interventi atti all’eliminazione di parti eventualmente danneggiate. Ribadiamo infine quanto sia utile l’aggiornamento continuo delle condizioni meteorologiche previste, specie in un periodo fondamentale dal punto di vista del ciclo vegetale. Sussistono difatti elementi che ci inducono a credere che in prossimità dell’ultima decade del mese, possa manifestarsi una nuova fase di maltempo, accompagnata da freddo e temperature nuovamente sotto media.