Il fenomeno, secondo i ricercatori, è evidente in prossimità dell’agglomerato urbano, derivante da quello che in gergo viene definito “effetto isola di calore”. Lo sviluppo economico produce grandi quantità di calore, che si ripercuote sulle coste con un riale della temperatura nelle acque adiacenti.
Cambiamenti irreversibili
Venezia, lo sappaimo, è una delle città più popolari al mondo: ogni anno è visitata da circa 22 milioni di persone. E’ evidente come l’economia della zona dipenda quasi esclusivamente dal turismo. Anche se alle persone comuni potrebbe sembrare insignificante, la variazione di temperatura è violenta e il rapido riscaldamento provoca cambiamenti irreversibili nella habitat lagunare.
Moria di pesci
L’innalzamento termico riduce la quantità di ossigeno disciolto in acqua. Le conseguenze di questo sono devastanti soprattutto per il settore della pesca, non a caso da diversi anni vi è stato un graduale declino delle popolazioni di pesci in tutta la laguna veneta. Emerge, quindi, la necessità imprescindibile di trovare un equilibrio tra i benefici del turismo e le ripercussioni ambientali.
Non solo Venezia
Il problema è più diffuso di quanto si pensi. Lo stesso fenomeno si osserva anche in grandi metropoli come Londra e Seoul.