La circolazione fredda, che ancora influenza in parte la nostra Penisola, si va rapidamente attenuando. Sull’Europa Occidentale sta facendosi strada una perturbazione atlantica, il cui movimento verso levante verrà rallentato dalla presenza di un vigoroso anticiclone continentale con massimi barici tra la Russia e la Scandinavia. La saccatura sarà così costretta ad incunearsi sul Mediterraneo, apportando un forte peggioramento nella fase centrale della settimana: le mappe in basso evidenziano lo scenario barico per mercoledì e appare molto forte, in tal frangente, il richiamo di correnti miti meridionali verso l’Italia.
Le correnti sciroccali faranno risalire le temperature in particolar modo al Centro-Sud, mentre al Nord il richiamo orientale attenuerà l’aumento termico, specie sulla Val Padana. Nella mappa in basso possiamo verificare l’entità della risalita termica nelle prossime 48 ore, rispetto ai valori attuali: in Sardegna e Sicilia l’aumento delle temperature, a circa 1500 metri d’altezza, supererà addirittura i 10 gradi.
La prima fase del peggioramento riguarderà il Nord-Ovest, la Toscana e la Sardegna, ma in seguito la perturbazione finirà ad estendersi su gran parte d’Italia fra mercoledì e giovedì. La mappa in basso evidenzia le precipitazioni attese nella prima fase dell’assalto perturbato, ovvero fino alle prime ore di mercoledì 22. Le precipitazioni più significative (rischio nubifragi) potrebbero colpire la Liguria e l’Alta Toscana, sulle zone indicate dai colori giallo-arancio.