Muta lo scenario meteorologico europeo
Lunedì, avvio di settimana, l’ultimo del mese di settembre. Un mese caratterizzato da estrema dinamicità atmosferica, che ha proposto, lungo il suo cammino, ondate di caldo nord africano e scenari consoni alla stagione invernale. I condizionatori paiono un lontano ricordo, eppure non sono passate neppure tre settimane da quando si cercava refrigerio dai 40 gradi che attanagliavano vaste aree peninsulari. Ora non è più così, ora fa piacere coprirsi. La notte, di giorno. Si respira un’aria frizzante, il vento, anche se siamo in settembre, ha un non so che di pungente.
Stamane, però, possiamo apprezzare un percettibile, lieve, rialzo delle temperature. Qualcosa sta cambiando, lo sappiamo, il sole si è riproposto da nord a sud, ma non avrà la durata sperata. O almeno, non su tutte le regioni. Non siamo infatti in presenza di un campo anticiclonico consistente e persistente, tale da assicurare quella stabilità che sovente si è manifestata in stagioni autunnali passate. Ad ovest, sulla penisola iberica, è presente un’area ciclonica di matrice oceanica che, sfruttando i venti meridionali, tenderà a traslare sui bacini meridionali peninsulari.
A nord, sull’Europa settentrionale, l’Autunno compare imperioso. Dopo giorni di caldo fuori norma, la Scandinavia, e non solo, assaporerà condizioni tipicamente autunnali. Una vasta depressione, venuta dall’Islanda, porterà un marcato peggioramento delle condizioni meteo. Le spire cicloniche, ampie, profonde, si getteranno verso sud, sfruttando l’assenza di blocchi anticiclonici significativi. Fredde correnti settentrionali si addosseranno lungo l’arco alpino, ma non ci interesseranno prima di venerdì.
Rovesci al sud e isole, m anche altrove il cielo non sarà sempre sereno
Non sarà un cammino semplice, quello che ci condurrà verso il fine settimana. Vi saranno aree della penisola ove le nubi la faranno da padrone. E con le nuvole, minacciose, giungeranno i rovesci. Non si tratta, infatti, di una classica perturbazione oceanica, in grado di distribuire uniformemente e costantemente le piogge. Si tratterà di un’ingerenza umida occidentale, coadiuvata da venti miti meridionali.
L’obbiettivo è quello del basso Tirreno ed ecco quindi che le regioni ad essere colpite dall’instabilità saranno isole e sud. Non si escludono degli sconfinamenti anche al centro, ma poco significativi. Le danze si apriranno dalla serata di domani, i primi rovesci si affacceranno sul nord Sardegna e sul Canale di Sicilia, per raggiungerla nel corso della notte. Nottata che potrà mostrarsi persino perturbata, sempre in Sicilia, ove l’intensità precipitativa sarà importante. E poi, al primo mattino del mercoledì, ecco interessata anche la Calabria. Da segnalare, martedì, qualche isolato rovescio sulla Liguria e l’Emilia.
Giro di boa settimanale che proporrà qualche rovescio, sempre al sud e sulle isole, una nuova intensificazione è prevista per giovedì, quando i fenomeni potranno estendersi, localmente, anche alle coste centrali tirreniche. E giungeranno i primi sintomi del nuovo cambiamento, perché al nordest, dal pomeriggio, dovrebbero esservi fenomeni sparsi, nevosi sull’arco alpino. I venti, gradualmente, ruoteranno da ovest sui bacini di ponente, le temperature subiranno un primo calo.
Da venerdì pressione in calo su tutto il Mediterraneo
Da nord, dall’Europa centrale e prima ancora dalla Scandinavia, fluirà aria fredda settentrionale. Il baluardo alpino opporrà resistenza, ma l’ostacolo verrà aggirato su entrambi i lati: ovest ed est. In quota, avremo l’ingresso di una stretta saccatura artica, una depressione che traslerà velocemente verso sudest. Ed al suo passaggio provocherà una generale instabilizzazione, l’intensificazione dei venti – tanto che diverranno forti da nord – ed un sensibile calo delle temperature.
Il week end sarà un po’ freddo, ma sabato cesseranno i fenomeni
La giornata peggiore, intesa come scenario meteorologico e non solo in termini piovosi, sarà quella del venerdì. Al mattino rovesci e qualche temporale colpiranno il nordest, con delle nevicate a quote medie sulle Alpi, ma anche sulle maggiori cime appenniniche. Potrebbero esservi isolati fenomeni anche sulle isole e localmente al sud. In giornata avverrà il transito instabile al centro, infine al meridione. Precipitazioni sparse, mai troppo intense, che tenderanno ad attenuarsi in tarda serata.
Da sabato, infatti, è atteso un generale miglioramento, anche se la presenza dell’area ciclonica sull’Egeo richiamerà intense correnti settentrionali che manterrà il clima un po’ freddo e localmente nuvoloso.