Sicuramente nel guardare l’immagine satellitare si cerca di comprendere quali sono le variazioni da un giorno all’altro e si spera che quegli ammassi nuvolosi provenienti dall’Atlantico riescano in qualche modo a causare la disfatta anticiclonica.
Il dominio della cupola Africana appare evidente. I cieli, da diversi giorni, risultano assolutamente sgombri da nubi. Non ci sono neppure quelle nubi marittime che si notano in concomitanza di ondate di calore intense e persistenti. Fanno eccezione solamente alcuni tratti costieri della Calabria tirrenica e della Basilicata.
Volessimo giocare un po’ come si fa nella settimana enigmistica, vi inviteremmo a scovare le differenze tra l’istantanea odierna e quelle delle precedenti 48 ore. Notereste, probabilmente, un’area di Bassa Pressione più invadente nel Regno Unito e soprattutto degli ammassi nuvolosi – chiaramente temporaleschi – tra la Francia, la Polonia e la parte meridionale della Penisola Scandinava.
Si tratta di celle derivanti dall’introduzione di spifferi d’aria umida provenienti da ovest. Il contrasto con quelle calde venute da sud è la causa scatenante dei violentissimi temporali che si stanno abbattendo in diversi Paesi dell’Europa centro occidentale e settentrionale. Ci si domanda, a questo punto, se quando il meteo muterà anche da noi potrà esserci il rischio di fenomeni estremi. Considerando l’enorme energia in gioco, non lo escludiamo. Di certo dovremo attendere di capire come e quando cambierà scenario.
Per oggi prepariamoci ad affrontare un’altra giornata di sofferenza. E’ probabile che su alcune regioni sia persino peggiore delle precedenti. In Puglia e Basilicata, ad esempio. Le proiezioni termiche di oggi indicano un lieve rialzo che andrebbe a condurre la colonnina di mercurio sui 40 gradi. E non 40 gradi apparenti, ma reali.
Caldissimo anche su Lazio e Toscana, un po’ meno al Nord, sulla Campania, nelle regioni del medio versante Adriatico e sulle Isole. Ma su numerose città si dovrà fare i conti con l’afa, ovvero con gli elevati quantitativi di umidità contenuti nell’aria. Facile prevedere che anche laddove vi saranno 36-37 gradi segnalati dal termometro, l’indice di calore sarà ben più alto.
Dal punto di vista del tempo, nulla da segnalare. Continueranno a formarsi un po’ di nuvole torreggianti sulle Alpi occidentali, con tanto di temporali al seguito. Le aree a maggior rischio, ancora una volta, saranno quelle valdostane e piemontesi.