La crisi delle rondini in Italia è una cosa ormai conclamata: secondo gli studi effettuati da una ricerca in corso presso l’Università di Milano, negli ultimi dieci anni la popolazione dei volatili si sarebbe addirittura ridotte quasi del 50 per cento negli ultimi 20-30 anni. Si stima che trascorrano l’estate in Italia circa un milione di esemplari, in stormi, anche se il numero come detto è in forte flessione. Per il momento sono arrivate solo il 10-15% delle rondini attese nelle prossime settimane. Tra l’altro le rondini arrivano sempre più in ritardo rispetto all’inizio della primavera.
Non c’entra più di tanto il caso di quest’anno con la persistenza del clima freddo fuori stagione, ma il motivo è soprattutto connesso alle rotte migratorie primaverili che, secondo le ultime scoperte, risultano modificate e sono più lunghe e diverse da quelle autunnali. Se in autunno la loro rotta è pressoché una linea retta con direzione nord-sud, in primavera descrivono un itinerario più articolato che si snoda lungo le coste africane dell’Atlantico fino allo stretto di Gibilterra, passa per la penisola iberica e attraversa la Francia meridionale per arrivare in Italia.