Dopo il caldo anomalo, le piogge arriveranno al Nord e con esse anche un pizzico di clima decisamente più normale per il periodo d’inizio marzo, grazie ad aria fredda che seguirà l’evoluzione ciclonica: l’intensità della perturbazione è stata nettamente rivista e ridimensionata sulla base delle recenti proiezioni dei modelli matematici. Il periodo di maltempo sarà peraltro piuttosto breve con l’anticiclone delle Azzorre pronto a reinserirsi in modo abbastanza celere ad assumere il ruolo guida sul contesto euro-mediterraneo. Questa è davvero una notizia pessima sul fronte della siccità, perché d’altronde non possono essere le piogge di appena 24-36 ore a ribaltare un trend così sfavorevole di lungo corso: servirebbero perturbazioni in serie, ma l’Atlantico appare incapace di bucare l’alta pressione che ha assunto il ruolo di semipermanente sull’angolo occidentale dell’Europa.
Entrando nel dettaglio di quello che accadrà nei prossimi giorni, il peggioramento inizierà ad entrare in azione domenica, con precipitazioni piuttosto deboli e che risulteranno più probabilmente principalmente parte del Triveneto, l’est della Lombardia ed i rilievi piemontesi. La fenomenologia sarà quindi a macchia di leopardo, in attesa dell’ingresso dalla Francia del nucleo perturbato più consistente, nella notte fra domenica e lunedì, con l’approfondimento di un vortice di bassa pressione sul Mar Ligure. Le piogge tenderanno ad accentuarsi e potranno risultare a tratti per gran parte della giornata di lunedì su quasi tutto il Nord-Ovest ed i rilievi del Triveneto sotto l’azione di un flusso di correnti meridionali in quota, che esalterà l’effetto stau per una volta a favore dei versanti italiani, con il ritorno delle nevicate in quota sulle Alpi.