Com’è tipico delle irruzioni fredde di estrazione polare che raggiungono la regione alpina, alla diminuzione delle temperature in quota (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=20827) ha fatto seguito un netto raffreddamento nei fondovalle, favorito dal forte irraggiamento notturno che provoca una massa d’aria scarsamente umida com’era quella in arrivo. Molte le località dove, nella notte sul 6 settembre, si è andati sottozero, quasi tutte poste sullo spartiacque nordalpino. In Lombardia, si segnala prima di tutto Livigno (1.891 m), dove il termometro ha registrato -2,3 °C; a Santa Caterina Valfurva (1.738 m) invece, la minima è stata di -1,6 °C. Oltrepassando il confine elvetico, si incontrano i -2,2 °C di Zernez (1.470 m), paese a poca distanza da Livigno; sull’altipiano engadinese però, spiccano i -3,7 °C di Saint Moritz Flugplatz (1.705 m); quindi i -2,1 °C di Celerina (1.715 m). Sull’altipiano del Giura invece, -2,8 °C alla Brévine (1.050 m) e -2,5 °C nella vicina Les Ponts-de-Martel (998 m). Da notare, secondo i rilevamenti di Arpa Piemonte, che alla Capanna Regina Margherita (4.559 m), sul Monte Rosa, la minima è stata di -9,6 °C.
Un’occhiata al radiosondaggio di Payerne (6 settembre, 00Z) mostra una prima inversione termica negli strati più prossimi al suolo, causata appunto dall’irraggiamento, nonché una successiva a quote superiori ai 2.000 m:
491 m 7,4 °C
1.187 m 8,3 °C
2.128 m -0,5 °C
3.036 m -0,1 °C
4.373 m -5,7 °C
5.007 m -11,1 °C
5.760 m -16,3 °C (500 hPa)
Mentre l’autunno avanza si può sottolineare come, nella Svizzera sudalpina, la stagione estiva non sia riuscita a sciogliere del tutto i rilevanti accumuli nevosi del passato inverno; MeteoSvizzera, in un’articolata sintesi dell’andamento meteo climatico agostano, documenta i residui di neve nella regione di Campolungo, fotografati il 19 agosto a 2.366 m. Ciò fa ben sperare per i bacini alimentatori dei principali ghiacciai, posti a quote decisamente superiori.