Quella odierna potrebbe rappresentare, agli occhi degli osservatori distratti, una giornata tale da sovvertire l’andamento configurativo osservabile nelle ultime settimane. Eppure, qualora volessimo tornare indietro nel tempo, rispolverando archivi meteorologici meno recenti sarebbe possibile riscontrare somiglianze con stagioni autunnali governate dalle intense correnti atlantiche.
Se ne dedurrebbe che quanto presente stamane altro non è che una normale pausa anticiclonica in attesa della nuova perturbazione. E se volessimo maggiori elementi di conforto basterebbe semplicemente osservare l’immagine satellitare del primo mattino per poter constatare la presenza di un vasto corpo nuvoloso avvolgere buona parte dell’Europa occidentale.
L’ennesima perturbazione, associabile all’intensa attività depressionaria in pieno Oceano, a Sudovest dell’isola d’Islanda. Il ramo canadese del Vortice Polare, vasta area ciclonica a carattere freddo stazionante in loco, genera costantemente minimi di pressione trasportati verso Est dalle ondulazioni, più o meno pronunciate, delle correnti d’aria alle alte quote dell’atmosfera.
Onde che, per l’appunto oggi, hanno consegnato all’Italia un temporaneo promontorio anticiclonico. Ecco spiegato il bel tempo osservabile al primo mattino su tutta la nostra Penisola. Il cielo risulta infatti sgombro da nubi da Nord a Sud. Soltanto localmente, in particolare al Sud dello stivale, permangono alcuni addensamenti che peraltro andranno dissolvendosi nel corso della giornata.
Alta pressione che tuttavia, oltre al merito del predetto miglioramento, è stata concausa dei forti venti registrabili nelle ultime 24 ore, attenuatisi soltanto durante la notte. Motivo, il possente gradiente barico, o differenza di pressione, venutosi a creare sul Mediterraneo centrale a seguito dell’avanzata ad Ovest dell’alta pressione, appunto; ad Est, invero, per la presenza di un vasto minimo di pressione responsabile del maltempo delle giornate precedenti.
È bene comunque non crogiolarsi nella speranza di un miglioramento duraturo. Alle porte del Mediterraneo abbiamo già l’ennesima perturbazione, la quale, in serata, sarà responsabile di un deciso aumento della copertura nuvolosa sui settori occidentali del Nord, sulla Sardegna, la Toscana e l’alto Lazio.
Si tratterà inizialmente di nubi medio alte, pertanto sterili, tuttavia tra la tarda serata e la notte i modelli di previsione su scala locale indicano le prime precipitazioni sul Piemonte occidentale, sulla Riviera Ligure, l’Emilia e la costa Toscana. Locali piovaschi potranno raggiungere anche le coste nord occidentali della Sardegna.
Fenomeni che rappresenteranno il preludio al peggioramento che giungerà deciso nella notte, in estensione al Nordest, con intensificazione dei fenomeni, e le regioni del medio Adriatico. In attesa il Sud; tuttavia, giovedì, avremo una giornata sostanzialmente instabile, l’ennesima, su buona parte delle nostre regioni.