La circolazione depressionaria europea ha spostato il proprio baricentro verso il comparto carpatico-danubiano e questo ha permesso l’ingresso più marcato verso l’Italia di masse d’aria piuttosto fresche dai quadranti settentrionali. Come nelle attese, il repentino raffreddamento si è percepito maggiormente sulle Alpi, con prime gelate stagionali registrate già attorno ai 1800 metri: da segnalare in particolare 0°C a Livigno, -1°C a Valtournenche (Breuil), +1°C a Cogne, +2°C a Paganella e Passo Rolle. Aria relativamente pungente anche a quote di bassa montagna: notevoli i +6°C di Tarvisio e Dobbiaco.
Le inversioni termiche, dovute al miglioramento con cieli notturni in prevalenza sereni, hanno agevolato un severo calo termico anche su pianure del Nord e valli interne del Centro Italia. Citiamo ad esempio i 9 gradi di Novara, i 10°C di Udine e gli 11 gradi a Torino, Piacenza e Cuneo. Valori prossimi ai 10 gradi anche sui fondivalle più interni del Centro Italia, con picchi in qualche caso inferiori: sulle Marche davvero notevoli i +6° di Apecchio (PU), e i +7° di Belforte (PU) e di Visso (MC). Nell’immagine in basso l’atmosfera già invernale sui monti della zona di Passo Eira a Trepalle, Livigno (fonte webcam.valtline.it)