Una circolazione instabile ha preso piede sul Mediterraneo Centro-Occidentale, ma il perno della depressione si trova ancora lontano, collocato tra la Spagna ed il Marocco. Questo evidentemente contribuisce a lasciare per il momento un po’ ai margini l’Italia, ove manca una vera e propria perturbazione e le uniche precipitazioni degne di nota sono collegate ad episodi temporaleschi generati in mare dalle umide correnti meridionali in risalita lungo il cavo ascendente della saccatura. Parte del Nord-Ovest italiano e le tirreniche risultano essere le più esposte a tali temporali a carattere locale, che localmente risultano essere intensi laddove figurano situazioni di convergenza di correnti al suolo.
Nelle prossime 24 ore le simulazioni dei modelli indicano la possibile accentuazione delle precipitazioni sull’estremo Nord-Ovest. In parte si tratterà di piogge connesse allo stau, ma tra Basso Piemonte e Liguria saranno invece fenomeni legati all’elevata possibilità di cellule temporalesche autorigeneranti, in formazione a ridosso della costa lungo la fascia di confluenza fra i venti di scirocco e la tramontana di travaso dalla Val Padana verso il centro-ovest ligure. Appare quindi elevato il rischio di insidiosi nubifragi, se tali temporali dovessero persistere per più ore in una medesima zona. Da notare anche le precipitazioni di minor rilievo attese su aree ioniche e settori orientali della Sardegna.