In questi giorni è in corso un importante riscaldamento stratosferico a latitudini polari, dinamiche che come ben sappiamo potrebbero causare cambiamenti nella circolazione atmosferica e sul clima del vecchio continente nel giro di poco tempo.
Anche se le teleconnessioni tra la stratosfera e la troposfera non sempre comportano cambiamenti eclatanti, è importante evidenziare che in molte zone dell’emisfero settentrionale potrebbe subentrare un cambiamento atmosferico a livello generale con maggiori probabilità di ondate di freddo a latitudini temperate.
Come sapete, il vortice polare potrebbe essere definito come un ciclone persistente che si trova vicino alle zone polari del pianeta, distribuito sia nella troposfera (superficie terrestre) che nella stratosfera (dai 6 chilometri di quota in su), occupando un’area molto ampia del Polo Nord.
Per lungi tratti dell’autunno e dell’inverno il vortice polare si mostra forte, occupando un’area ben delimitata sul Circolo Polare Artico. In quest’area si trovano le masse più fredde dell’emisfero settentrionale, confinate pertanto ad alte latitudini.
Ma può succedere, in diversi momenti dell’inverno, che il vortice polare vada incontro a un indebolimento: in quel caso la struttura del vortice subisce modifiche a causa di impulsi d’aria calda verso nord mentre le masse d’aria fredda tendono a scivolare verso sud. Tali disturbi, statisticamente, si verificano solitamente tra gennaio e febbraio
Ma quest’anno sembra che il vortice stia andando incontro a un indebolimento in un periodo decisamente insolito ovvero nel bel mezzo di novembre. Tale cambiamento potrebbe portare affondi depressionari artici a basse latitudini, con conseguente freddo e maltempo. Le mappe predittive a lungo termine evidenziano un forte rallentamento dei venti a 10 hPa a latitudini polari, un sintomo inequivocabile dell’indebolimento del vortice.
Successivamente potrebbe formarsi un potente anticiclone tra la Siberia e le Aleutine, costringendo il getto polare, e quindi le basse pressioni, a spostarsi più a sud o ad entrare bruscamente sulle latitudini meridionali. Tradotto in parole semplice, potrebbero verificarsi iniezioni di aria molto fredda nelle aree più meridionali dell’emisfero settentrionale.