La circolazione sul nostro Paese si sta nettamente modificando, con la cessazione definitiva del flusso di correnti da nord o nord/ovest che ha caratterizzato l’ultimo periodo. L’Europa Settentrionale continua ad essere sede di una profonda area di bassa pressione, attualmente centrata sul Mare del Nord: il sistema ciclonico si spingerà verso sud con una saccatura che si scaverà un proprio spazio verso la Spagna ed il Marocco, facendo risalire aria più calda verso le nostre regioni.
Il progressivo affondo depressionario verso la Penisola Iberica si andrà a realizzare sulla spinta impressa dall’Alta Pressione di matrice oceanica, in fase d’espansione verso nord e con tale slancio contribuirà in maniera determinare ad una colata di impulsi d’aria artica, in discesa con irruenza verso le Isole Britanniche. Si andrà così rapidamente a rompere quel flebile braccio anticiclonico che ancora si estende verso la Penisola Iberica.
L’ondulazione depressionaria nord-atlantica ingloberà presto al suo interno un cut-off centrato sull’Arcipelago delle Canarie, a cui è collegata quella vasta perturbazione che si nota risalire dall’entroterra nord-africano. Il movimento della perturbazione verso nord viene ormai facilitato dal progressivo cedimento barico nei bassi strati sul Mediterraneo Occidentale, con una ciclogenesi pronta ad accogliere l’assalto perturbato nord-africano.
Sull’Italia si va preparando il terreno per questo cambiamento di vasta portata, con correnti che si sono andate disponendo dai quadranti meridionali. Una modesta rimonta anticiclonica sub-tropicale ha significativamente attenuato le nuove infiltrazioni nuvolose da ovest, in scorrimento sul bordo meridionale della circolazione di bassa pressione centrata sul Mare del Nord.
I primi sbuffi d’aria più mite ed umida da sud/ovest hanno prodotto i primi significativi addensamenti nuvolosi a ridosso dell’Arco Alpino e su parte del versante tirrenico, più compatti tra l’Alta Toscana ed il Levante Ligure. Su queste zone fin dal mattino si sono verificati sporadici piovaschi da stau, che non sono altro che un piccolo antipasto del maltempo che contrassegnerà il week-end.
Questa giornata interlocutoria ha visto invece la prevalenza di cieli sereni o localmente velati sulle restanti zone della Penisola. Le temperature sono risalite specie tra le Isole Maggiori ed i settori adriatici: su queste ultime zone la salita dei termometri è stata localmente incentivata da correnti di caduta dall’Appennino: tra i valori massimi in assoluto più significativi, spiccano i 22 gradi di Pescara ed i 21 gradi di Termoli e Decimomannu..
Il richiamo sciroccale tenderà ad accentuarsi nella giornata di domani, con il consolidamento di una zona depressionaria sul Mediterraneo Occidentale. Le temperature potranno salire considerevolmente soprattutto in Sicilia, ove si toccheranno isoterme in quota di stampo quasi estivo, ma si tratterà solo di una breve ma incisiva fiammata pre-frontale.