E’ la prima ondata di caldo “feroce”:
tralasciando le precedenti fiammate, l’Africano sta imprimendo la sua impronta “rovente” in prossimità dell’avvio della stagione astronomica. Alcuni di voi hanno scritto, nei vari commenti, che non ci si deve stupire se a metà giugno si verificano le prime ondate di calde. Altri, invece sostengono che anche in passato l’Anticiclone delle Azzorre giungeva sull’Italia avvalendosi della matrice subtropicale. Beh, si tratta di affermazioni in parte corrette, se non fosse che negli ultimi anni è divenuta consuetudine osservare lunghi periodi caratterizzati da temperature anomale coadiuvate da alti tassi di umidità. Un tempo, molti lo ricorderanno, le incursioni Africane si limitavano a 3-4 per stagione, della durata di 3-4 o 5 giorni, non di più. Si tratta di dati inconfutabili che si possono rilevare in qualsivoglia archivio meteorologico.
L’Atlantico confinato a nord:
attualmente stiamo assistendo al tentativo delle perturbazioni atlantiche di fiaccare la tenuta anticiclonica sui Paesi del centro Europa. I sistemi nuvolosi transitano sull’asse Britannico/Scandinavo, ma gli spifferi d’aria umida riescono a insinuarsi sulle zone settentrionali di Francia, nel Benelux, sul nord della Germania e in Danimarca, dove assisteremo ben presto alla genesi di violenti groppi temporaleschi.
Lo sprint verso i 40°C:
le temperature percepite dal nostro organismo risentono dell’umidità, quindi del vapore acqueo, contenuto nell’aria. Più alto è il valore, maggiore è il disagio fisico e la temperatura percepita. Il processo di traspirazione, o sudorazione se preferite, viene ostacolato e il corpo non è in grado di smaltire il caldo in eccesso. Nei prossimi giorni, giovedì in particolare, l’ingresso di venti da ovest provocheranno un rialzo delle temperature nelle regioni adriatiche e ioniche. L’effetto favonico porterà il termometro verso i 37-38°C, forse addirittura verso i 40°C in alcune zone della Puglia.
Quando caleranno le temperature?:
Una prima diminuzione dovrebbe intervenire durante il fine settimana, quando i venti occidentali manderanno via l’afa e porteranno un calo di 3-4 gradi. Resteremo su valori superiori alla norma, è giusto sottolinearlo, ma sarà un caldo certamente più sopportabile. Al nord, peraltro, l’inserimento d’aria più fresca potrebbe provocare un’intensificazione dell’instabilità coi temporali che dalle Alpi sfoceranno più facilmente verso le pianure.
Cambiamento a fine mese:
nelle varie emissioni modellistiche mattutine abbiamo notato come sia difficile vincere la resistenza dello sbarramento anticiclonico. Difatti la rinfrescata indicata attorno al 25 giugno è stata posticipata tra gli ultimi giorni del mese e i primi di luglio. Il meccanismo dovrebbe restare il medesimo, ovvero l’ingresso di una saccatura nord atlantica a seguito di un ritorno dell’Alta delle Azzorre in direzione della Penisola Iberica.
Focus: evoluzione sino al 01 luglio 2012
Il caldo non concederà tregua e nei prossimi giorni assisteremo ad un ulteriore incremento delle temperature. Gli alti tassi di umidità, lo si è detto, renderanno il caldo afoso e opprimente. Le zone che soffriranno maggiormente saranno quelle costiere e la Val Padana. Sulle Alpi, invece, tra martedì e mercoledì vi sarà un incremento dell’instabilità che porterà temporali a tratti vigorosi e in sconfinamento verso le alte pianure. Instabilità che potrebbe acuirsi nel corso del weekend, quando aria leggermente più fresca da ovest giungerà in Italia.
I venti occidentali saranno legati al tentativo delle perturbazioni di spingersi sulla nostra penisola, ma sarà un tentativo inizialmente vano che però avrà il merito di attenuare l’afa e far calare le temperature di qualche grado. Per un cambiamento più vigoroso si dovrà attendere fine giugno, quando sembra che un’ampia saccatura atlantica sia in grado di fiaccare la resistenza anticiclonica.
Evoluzione sino al 06 luglio 2012
Per ora è soltanto un’ipotesi e come tale la si deve considerare, ma la prima settimana di Luglio potrebbe proporre condizioni meteo decisamente instabili e un generale calo delle temperature.
In conclusione.
Com’era ipotizzabile, l’arrivo dell’Anticiclone Africano sta imprimendo un’accelerazione repentina alla stagione estiva. Vedremo se l’Atlantico avrà davvero la forza e la voglia di regalarci una prima benefica interruzione.