Il tempo è in fase di miglioramento, quell’ampia lacuna barica che ancora domina sull’Europa orientale verrà colmata da una rimonta anticiclonica possente, a sua volta legata da un nuovo cedimento pressorio nei settori occidentali del Continente. Laddove ora dominano sole e caldo, leggasi i primi 30 gradi stagionali su talune località iberiche e portoghesi, vi sarà un progressivo cambiamento delle condizioni meteorologiche, ma prima che eventuali influenze possano estendersi sul Mediterraneo centrale bisognerà attendere, probabilmente, la prossima settimana.
Prima ci troveremo a fare i conti con una campana stabilizzante che nel corso della sua vita si avvarrà di un contributo piuttosto mite, potremo anche definirlo caldo, proveniente direttamente dall’entroterra nord africano. Ciò significa che le temperature sono destinate a salire su tutte le regioni, i 25 gradi di massima verranno varcati con enorme facilità, in talune aree non è da escludere che si possa avvicinare la soglia dei 30, insomma, avremo un primo assaggio estivo che ci consentirà di rispolverare quegli abiti leggeri da troppo tempo riposti all’interno degli armadi.
Cenni anticiclonici che fin da ieri hanno dettato un miglioramento sulle regioni Settentrionali, le prime ad essere investite dalla propaggine orientale dell’Alta Pressione oceanica. Attualmente, infatti, la figura stabilizzante si avvale di una matrice mite, ma l’affondo ciclonico atteso in Atlantico, in attivazione fin da domani, detterà la risposta dinamica subtropicale. Nel contempo, prima che ciò avvenga, vi sarà spazio per una residua circolazione settentrionale al Centro Sud, ove agiranno ancora accesi contrasti termici alla base di moti verticali significativi.
Che significa? Che ancora oggi vi sarà spazio per la nascita di celle temporalesche piuttosto vivaci, in grado di determinare altri rovesci e locali temporali. Fin dal mattino, difatti, le nubi sembrano destinate a svilupparsi facilmente in Calabria, per poi propagarsi a buona parte dell’Appennino meridionale e parte di quello centrale. Fenomeni che pertanto, al pomeriggio, si presenteranno diffusi appunto tra Calabria, Basilicata, Campania ed entroterra laziale. Non è del tutto escluso che qualche isolata precipitazione possa allungarsi in direzione dei settori interni Molisani, ma se dovesse accadere si tratterà di brevi acquazzoni distribuiti a macchia di leopardo.
Acquazzoni che dovrebbero interessare anche la Sicilia, soprattutto il versante orientale e quello settentrionale, sempre in prossimità dei rilievi. La fenomenologia sarà incentivata anche da un maggiore riscaldamento diurno dettato dal sole che spesso riuscirà a far capolino tra le nubi irregolari. V’è da dire che rispetto a quanto successo nelle ultime 48 ore, appaiono poco probabili gli sconfinamenti verso i litorali così come sulla Capitale o ancora in grandi aree metropolitane come ad esempio il Napoletano.
Sul resto della Penisola avremo invece una giornata tardo primaverile, ciò non significa che la nuvolosità sarà sempre assente. Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino noteremmo infatti un po’ di nubi transitare al Nord. Si tratta di copertura piuttosto sfrangiata, di tipo medio alta, legata a quel sistema nuvoloso di matrice oceanica sul Centro Europa. Nubi che, sul Triveneto, potranno indugiare per buona parte della giornata, con degli sconfinamenti verso parte delle regioni Centrali. Il soleggiamento dovrebbe invece presentarsi ampio in Sardegna, ove avremo solo qualche nube ad evoluzione diurna confinata ai settori più interni centro meridionali.