Da giorni seguiamo con estrema attenzione le performance dei due principali modelli di previsione, ovvero dell’europeo ECMWF e dell’americano GFS. L’intento, ovviamente, è quello di cogliere le ipotesi evolutive relative alla festività estiva per antonomasia: Ferragosto. Dopo aver riscontrato alcune differenze di vedute, ultimamente abbiamo osservato un certo accordo circa l’impianto barico di massima: il dominio anticiclonico.
Abbiamo scelto di proporvi anzitutto lo scenario americano, perché il più performante nel lungo periodo.* La mappa, centrata nella giornata di Ferragosto, evidenzia un’ampia struttura anticiclonica* distesa dall’Atlantico fin nel cuore del Mediterraneo. Significherebbe bel tempo estivo su tutte le nostre regioni, pur con qualche piccola incertezza destabilizzante – di origine atlantica – nelle regioni Settentrionali.
Anche il modello europeo ci mostra scenari anticiclonici consistenti, nel qual caso eliminando anche quelle piccole incertezze atlantiche citate pocanzi.
Ciò che preme sottolineare, comparando le due mappe, è una diversa collocazione delle strutture depressionarie. GFS colloca un’ampia struttura ciclonica a ridosso della Gran Bretagna, in successiva evoluzione verso la Scandinavia. ECMWF anticipa i tempi di trasferimento verso est posizionandola fin da subito sulla Penisola Scandinava. Abbiamo scelto di evidenziarne la presenza perché subito dopo Ferragosto potrebbe estendersi verso sud, compromettendo – seriamente – le condizioni meteorologiche anche sul nostro Paese. Se così fosse si avrebbe quella “rottura estiva” tipica di fine agosto e indicante – sovente – l’approssimarsi della stagione autunnale.