Il crescente peggioramento sul Nord Italia è generato dai contrasti vigorosi fra l’aria fredda che preme dalla Francia e quella molto più calda ed umida nei pre-esistente. Non devono quindi sorprendere i primi violenti temporali che si sono abbattuti, anche in pianura, nella seconda parte della giornata di ieri. L’aria fredda sta iniziando solo ora ad irrompere sul Mediterraneo, sfruttando lo scivolo della ciclogenesi in approfondimento sul Mar Ligure.
Gran parte del flusso freddo è attualmente ancora addossato ai confini alpini, dove il brusco calo termico, combinato alle precipitazioni a tratti intense, sta determinando nevicate fino a quote relativamente basse. Cade la neve fin al di sotto dei 2000 metri non solo oltralpe, ma anche sui rilievi più settentrionali dei versanti alpini: Livigno appare completamente imbiancata sotto la bufera, come accade in genere di vederla nel pieno dell’inverno.