Guardando i modelli di questa mattina, l’evoluzione di questa ondata fredda che ha colpito l’Italia appare molto accattivante per tutto il Nord Est e non solo. Vediamo quali sono le reali prospettive e le possibili incognite di questa configurazione alquanto interessante.
Come previsto negli scorsi giorni, la prima ondata di freddo della stagione è stata molto ridimensionata visto le temperature miti preesistenti, ed è servita solo da apripista per una successiva che aspettiamo nel weeckend. Le temperature che già oggi sono scese un po’ su tutte le regioni, si apprestano a scendere diffusamente sotto lo zero su tutta la Pianura Padana nel weeckend, dando origine al primo cuscinetto freddo della stagione.
Infatti l’allontanamento verso i Balcani del centro di bassa pressione produrrà una risalita della pressione in quota con conseguente forte effetto albedo, amplificato dalle correnti che al suolo proverranno da est-nordest, divenendo ben presto piu’ secche e gelide. Se tutto si mantenesse nella norma, il nord riceverebbe qualche giorno di temperature un po’ basse ma nulla piu’. Infatti con configurazioni di questo tipo, le regioni meridionali ricevono i massimi effetti delle ondate di gelo, e in effetti per domenica sotto l’effetto del minimo sui Balcani, potremmo avere possibili nevicate su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia per effetto stau, dovuto allo scontro con gli Appennini dell’aria resa più umida dal passaggio sull’Adriatico.
Queste nevicate, viste le temperature al suolo, potrebbero interessare i rilievi dai 600 metri in su, ma non si escludono precipitazioni nevose anche a quote piu’ basse.
Tutto normale dunque, cose viste e riviste negli scorsi inverni dunque… e bene no! Quest’anno c’è una variabile che prima non c’era, c’è una spina nel fianco che gli altri anni non c’era, una farfalla impazzita che rende tutto piu’ difficile; questa farfalla si chiama depressione in cut-off da due mesi sulle Azzorre.
Infatti figlia del flusso atlantico oramai bloccato e morente, ma mai doma, questa figura si insinua alla base della cellula azzorriana inclinandole l’asse e permettendole di allungare un naso provvidenziale verso nord est, lì dove era presente il centro di bassa pressione pilotante il freddo di questi giorni.
Risultato di tutto ciò: retrogressione del minimo, verso il Mediterraneo, con conseguente bomba meteorologica, piogge insistenti al sud e neve anche in pianura su tutta la fascia che va da Ancona a Bologna.
Questa situazione potrebbe essere piu’ esplosiva per il Nord se la traiettoria del minimo fosse piu’ settentrionale, e per verificarlo è necessario che il nowcasting sia continuo e che le posizioni dei minimi siano monitorate costantemente, anche perchè se la situazione fosse quella prevista oggi dai maggiori centri di calcolo internazionali, potrebbe divenire pesante in alcune regioni. Comunque le incognite sono ancora tante: non si sà se il cutoff spagnolo farà il suo dovere e soprattutto non sappiamo la risposta del mediterraneo a questa situazione esplosiva.
Monitoriamo dunque due fattori: il freddo sui Balcani, che sarà il vero motore del peggioramento: più freddo farà lì, più la situazione potrebbe essere esplosiva; e monitoriamo soprattutto il comportamento dell’alta pressione Azzorriana, vera protagonista di questo episodio freddo.
Buon nowcasting a tutti dunque.