Lunedì mattina, le autorità ceche hanno dato notizia di una quarta vittima travolta dalla furia dell’acqua. Per quasi tutto il territorio nazionale è stato proclamato lo stato di calamità naturale. Notevoli i disagi anche nella Capitale, Praga. Nel corso della notte scorsa, sono cominciate le operazioni di evacuazioni dalle aree più soggette alle inondazioni.
Secondo le previsioni una nuova intensa perturbazione dovrebbe provocare, tra lunedì e martedì, altre forti piogge soprattutto in Moravia e nel settore ceco della Slesia, vicino al confine polacco.
La piena del fiume Moldava è attesa nel corso della giornata odierna, con una portata che al culmine dovrebbe raggiungere circa 3 mila m3 al secondo. Si tratta di un valore comunque inferiore a quello più elevato registrato in occasione di altre inondazioni registrate negli ultimi anni. Nel 2002, ad esempio, il fiume attraversò Praga raggiungendo un valore di 4700/5000 m3 al secondo.
Come sottolineato dagli esperti, l’alluvione del 2002 fu così estrema che transitarono due ondate di piena in una settimana di distanza. Sempre quell’anno, il fulcro del maltempo si abbattè nel sud della Repubblica Ceca, mentre al momento vi sono due zone d’allerta: al sud e al nord.