Analisi a livello europeo
Fino ad oggi la Penisola Scandinava è restata continuamente sotto l’influenza delle fredde depressioni polari, mentre l’Europa Continentale si trova sotto un flusso di correnti Nord Occidentali parzialmente ondulate che accompagnano dei fronti perturbati verso la Penisola Ellenica e lo Ionio. Questi fronti hanno prodotto abbondanti nevicate sulle zone Alpine e abbondanti precipitazioni sui territori transalpini. Ad Ovest e su parte della Penisola Iberica invece persistono i massimi dell’Anticiclone delle Azzorre che hanno preso sotto la sua protezione queste zone del Mediterraneo Occidentale, mentre su buona parte della Russia si è formato un anticiclone in parte termico ed in parte dinamico.
Nei prossimi giorni avremo complesse modifiche a questo impianto barico a causa della spinta, che inizierà domani, dell’anticiclone delle Azzorre verso Nord Est. Entro giovedì esso posizionerà i suoi massimi, a tutte le quote, sulla Penisola Scandinava occupando il posto delle depressioni polari con valori di pressione e di geopotenziale rilevanti. Nel frattempo la lingua anticiclonica Azzorriana prenderà sotto la sua protezione anche buona parte dell’Europa Occidentale. Questi movimenti barici terranno dei geopotenziali piuttosto bassi sull’Europa Orientale, sui Balcani e parzialmente sull’Adriatico. Questi bassi valori di geopotenziale avranno associata una goccia fredda in quota che tenderà a scendere dalla Russia verso i Balcani e, forse, in seguito a regredire verso Ovest interessando così anche buona parte d’Italia.
Al suolo l’anticiclone andrà anche a pescare aria molto fredda al suolo che dalla Russia lentamente tenderà muoversi verso Ovest provocando un calo termico sull’Europa Orientale e poi sul Mediterraneo Centrale.
Analisi a livello Italiano
A 500 hPa per la presenza dei minimi di geopotenziale sui Balcani e per la lingua anticiclonica sull’Europa Occidentale, sul Centro Nord avremo un flusso di correnti Settentrionali che sul Nord Italia dalla spiccata componente Occidentale di questi giorni tenderanno ad assumere una componente Orientale sempre più marcata. Sul Sud Italia, a causa della presenza di geopotenziali più elevati sul Nord Africa, queste correnti tenderanno ad essere umide Occidentali con una lieve componente settentrionale. Da domenica, il passaggio del nucleo freddo da Est verso Ovest, farà cambiare la provenienza principale della correnti a seconda della sua posizione in particolare al Centro Sud.
A 850 hPa avremo un lento ma continuo calo termico con le temperature che si porteranno dai 0 delle Alpi ed i +5° del Sud di questi giorni a valori compresi tra i -7° del Nord Italia ed i 0° del Sud. Sul Versante Adriatico, per la presenza del nucleo molto freddo sui Balcani, potremo sfiorare i -9°. Generalmente, in particolare al Nord e sul Centro, le temperature risulteranno sottomedia.
Al suolo tra oggi e domani avremo il transito da Nord Ovest verso Sud Est di un nucleo depressionario che provocherà tempo instabile sul Centro Sud d’Italia con un flusso di correnti variabili a seconda della posizione del minimo di pressione. Da martedì, per la presenza di una pressione maggiore a Nord delle Alpi, su tutta la Penisola avremo un continuo flusso orientale che risulterà sempre più freddo.
Conseguente evoluzione
Sul Nord Ovest tra oggi e domani sulle zone Alpine avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che risulteranno più densi e persistenti lungo le zone di dorsale delle Alpi Cozie, Graie, Pennine e Lepontine. Questi annuvolamenti saranno in grado di provocare precipitazioni da sfondamento che sulla Val Formazza, sulla zona del Sempione e sulla Valdigne potrebbero risultare relativamente significative. Sulle altre zone del Nord Ovest fino domani il tempo sarà variabile con ampie schiarite disturbate dal transito di alcuni banchi nuvolosi e da nebbie in Valpadana dove sussistono dei “laghi” di aria fredda. Mercoledì e giovedì probabilmente avremo bel tempo su tutte le zone, ma non si esclude la formazione di alcune nebbie sulla Valpadana. Da venerdì sulle zone Alpine e probabilmente sulla Liguria continuerà il bel tempo associato ad una sensibile diminuzione termica, mentre l’arrivo di aria umida da Est causerà la formazione di uno strato nuvoloso nei bassi strati che interesserà la Valpadana ed i primi tratti vallivi con cieli piuttosto grigi. Questa nuvolosità non sempre verrà dissolta dal sole. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1300mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime lentamente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +9°, ma da venerdì tenderanno a diminuire fino ad oscillare attorno ai +4°. In Liguria nei tratti costieri avremo minime e massime più elevate rispetto alla Valpadana anche di oltre 5°, e difficilmente le minime scenderanno sotto i +5°.
Sul Nord Est per tutta la settimana avremo un tempo variabile con ampie schiarite alternate al transito di banchi nuvolosi che dapprima si muoveranno da Nord Ovest verso Sud Est ed in seguito da Est Nord Est verso Ovest Sud Ovest. Questi banchi nuvolosi sulle zone di confine delle Alpi Giulie e delle Alpi Carniche provocheranno alcune deboli nevicate. A partire da venerdì sull’Emilia Romagna avremo la formazione di nuvolosità prodotta da Staü per le correnti umide orientali. Sulla Romagna, questa nuvolosità, da sabato sarà associata ad alcune nevicate. La quota neve tenderà dapprima ad oscillare attorno ai 1400mslm, mentre da venerdì tenderà a scendere, probabilmente, fino alle coste. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime lentamente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +10°, ma da venerdì tenderanno a diminuire fino ad oscillare attorno ai +5°.
Sul Versante Tirrenico fino a mercoledì avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che saranno in grado di provocare rovesci sparsi più probabili sul settore Centro Meridionale. Giovedì e venerdì probabilmente avremo un tempo discreto con ampie schiarite, mentre da venerdì avremo un tempo variabile con annuvolamenti in particolare sulla Sardegna, sulla Dorsale Appenninica e sull’Appennino Campano dove provocheranno delle precipitazioni. La quota neve tenderà ad oscillare dapprima attorno ai 1500mslm, da metà settimana sull’Appennino questa quota neve tenderà a scendere fino ai 500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +12°; a partire da venerdì avremo una diminuzione termica con le temperature massime che tenderanno a scendere fino ad oscillare attorno ai +7°. Sulla Sardegna potremo avere valori di anche 4° più elevati.
Sul Versante Adriatico per tutta la settimana avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti associati a rovesci sparsi dapprima più probabili sul settore centro Meridionale, mentre da venerdì su tutte le zone adriatiche. La quota neve tenderà dapprima ad oscillare attorno ai 1500mslm, mentre da venerdì tenderà a scendere fino ai 500mslm, probabilmente fino sulle coste sul versante Centro Settentrionale. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +10°; a partire da venerdì avremo una diminuzione termica con le temperature massime che tenderanno a scendere fino ad oscillare attorno ai +5°.
Al Sud per tutta la settimana avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti associati a rovesci sparsi più probabili sul settore Tirrenico e sulla Calabria, mentre i fenomeni risulteranno piuttosto scarsi sul Sud e sull’Est della Sicilia. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +15°, a partire da venerdì avremo una diminuzione termica con le temperature massime che tenderanno a scendere fino ad oscillare attorno ai +10°.
Nell’aggiornamento di mercoledì vedremo se questa complessa evoluzione, che necessita di conferme, sarà avvalorata.
Qualche notizia per il Nord Ovest
Per quanto riguarda l’innevamento artificiale, fino a giovedì si consiglia il suo utilizzo a quote superiori ai 1500mslm solo nelle ore notturne per avere la produzione di una neve di buona qualità. Il suo utilizzo però verrà penalizzato dalla presenza di forti correnti in quota. A partire da venerdì probabilmente oltre i 1000mslm l’impianto di innevamento artificiale potrà essere utilizzato durante tutte le ore del giorno con la produzione di neve di buona qualità. Oltre i 2000mslm la produzione di neve probabilmente assumerà caratteri di ottima ed eccellente qualità (ovviamente a seconda del tipo di impianto utilizzato). Nei prossimi giorni si raccomanda la massima attenzione anche al pericolo valanghe sulle Alpi Confinali in quanto le abbondanti nevicate che hanno interessato queste zone sono state accompagnate da venti piuttosto intensi con accumuli eterogenei ed instabili.