SEMIPERMANENTE BRITANNICA – Agosto è iniziato sulla medesima falsariga che ha caratterizzato gran parte del mese precedente: l’anticiclone sub-tropicale risale a protezione del Mediterraneo centro-occidentale sulla scia della depressione centrata sul Regno Unito. Si tratta di uno schema barico ripetitivo e, per via della la posizione statica della depressione atlantica, si può parlare di bassa pressione semipermanente. E’ un trend che va avanti ormai dall’inizio dell’estate astronomica, praticamente senza soluzione di continuità ad eccezione di un temporaneo mutamento dello schema barico avvenuto una decina di giorni fa e da cui è scaturita quella penetrazione del vortice perturbato in pieno Mediterraneo.
ITALIA BACIATA DAL SOLE – L’alta pressione africana, oltre a proteggere l’Italia, tende parzialmente a risalire verso l’Europa Centro-Orientale e zone balcaniche: su queste aree tuttavia il campo anticiclonico è decisamente più fragile, a causa di una debole falla ciclonica (goccia fredda n quota) centrata sul Mar Nero che apporta condizioni meteo favorevoli al proliferare dei temporali. Leggere interferenze d’aria fresca hanno generato qualche isolato disturbo anche nel nostro Paese: i temporali odierni si sono sviluppati su alcune aree alpine e soprattutto lungo la dorsale appenninica meridionale, dove si sono avute le celle convettive più organizzate capaci di distribuire acquazzoni generalmente confinati a zone montane e limitrofe.
TEMPERATURE ELEVATE – La compressione dettata dal forte anticiclone e l’aria abbastanza secca sono fattori che favoriscono non poco l’impennata delle temperature: nonostante i deboli flussi settentrionali, continua quindi a far caldo seppure accompagnato da tassi d’umidità mediamente inferiori rispetto a quelli con cui dovevamo fare i conti nello scorso week-end. La colonnina di mercurio ha raggiunto i valori più elevati in Toscana, Lazio e Sardegna, con punte massime di 37 gradi a Firenze e Grosseto: si tratta di località sottovento rispetto alle correnti da nord che sono costrette a scavalcare la dorsale appenninica, giungendo quindi ben più calde rispetto ai versanti sopravvento.