La città indiana di Cherrapunji, nella parte orientale del paese, riceve in media oltre 10000 mm di piogge in un anno, quasi tutte tra maggio e settembre. Questo si deve alla sua posizione a nord dell’umidissima pianura alluvionale del Bengala, dove, durante la stagione del monsone estivo, i venti umidi oceanici provenienti da sudovest si arricchiscono ulteriormente di umidità. La massa d’aria estremamente umida è costretta poi a sollevarsi bruscamente quando incontra il rilievo dei Monti Khasi, allineati da ovest a est, scaricando piogge davvero abbondantissime sulle pendici meridionali di questi rilievi.
In fondo a una valle aperta a sud ma chiusa dalle montagne a nord, Cherrapunji “raccoglie” su di se una quantità enorme di acqua per 4/5 mesi, mentre riceve poca pioggia da ottobre ad aprile (precipitazioni anzi davvero rare nel periodo dicembre/marzo).
La località, pur non essendo titolare dei record relativi alle 24 e alle 48 ore, vanta una precipitazione di 1036 mm il 14 giugno 1876, che diventano 1575 cumulando il 14 e il 15 giugno.
Nel 1860 e soprattutto nel 1861 tuttavia i livelli pluviometrici raggiunti nel periodo dei monsoni sono stati veramente “folli”, tanto che da gennaio a novembre 1861 sono arrivati al suolo 22990 mm, mentre l’arco di 12 mesi più piovosi è andato da agosto 1860 a luglio 1861, con 26461 mm.
Una località che non appare in queste tabelle ma ci pare giusto segnalare è Baguio, città filippina, posta a 1501 metri, tra le montagne dell’isola di Luzon. La violenza con cui le tempeste tropicali si abbattono su questa località è tale che nelle Filippine il termine “baguio” è quello usato per definire i cicloni tropicali, che nel resto del Pacifico vengono chiamati tifoni. Recentemente il tifone Mindulle ha scaricato su Baguio oltre 1000 mm in 4 giorni, mentre nella storia passata della città si trovano 2239 mm tra il 14 e il 17 luglio 1917 e 1168 mm in 24 ore, a cavallo tra 14 e 15 luglio 1911.
Ma vediamo la tabella con i record, da quello riferito a 11 giorni a quello su due anni.
Durata | mm caduti | Località | Data |
11 giorni | 5948,9 | Commerson, Reunion | 17/27-01-1980 |
12 giorni | 6051,0 | Commerson, Reunion | 16/27-01-1980 |
13 giorni | 6072,1 | Commerson, Reunion | 15/27-01-1980 |
14 giorni | 6082,0 | Commerson, Reunion | 15/28-01-1980 |
15 giorni | 6083,0 | Commerson, Reunion | 14/28-01-1980 |
1 mese | 9300,0 | Cherrapunji, India | 1/31-07-1861 |
2 mesi | 12766,8 | Cherrapunji, India | Giu/Lug 1861 |
3 mesi | 16368,8 | Cherrapunji, India | Mag/Lug 1861 |
4 mesi | 18737,6 | Cherrapunji, India | Apr/Lug 1861 |
5 mesi | 20411,9 | Cherrapunji, India | Apr/Ago 1861 |
6 mesi | 22454,3 | Cherrapunji, India | Apr/Set 1861 |
11 mesi | 22990,0 | Cherrapunji, India | Gen/Nov 1861 |
1 anno | 26461,2 | Cherrapunji, India | Ago 1860 / Lug 1861 |
2 anni | 40768,3 | Cherrapunji, India | 1860-1861 |
E l’Italia? Episodi di piogge estremamente intense se ne incontrano più di quanto non si possa pensare, e molti sono avvenuti nel Mezzogiorno, in coincidenza con cicloni mediterranei che si sono caricati in modo esplosivo sul mare ancora molto caldo all’inizio della stagione autunnale.
Apriamo con i 1366 mm di Nicolosi (Sicilia) nelle 96 ore del 15-18 ottobre 1951 (1290 mm dei quali nelle 72 ore del 16-18 ottobre), i 1528 mm di Sicca d’Erba (Sardegna) e i 1495 mm di Santa Cristina d’Aspromonte, nelle solite 72 ore del 16-18 ottobre 1951 (1068 mm nelle 48 ore del 16-17 ottobre). Si tratta come si vede di un unico episodio di maltempo, in cui si sono registrati i seguenti accumuli massimi sulle 24 ore: Sicca d’Erba 544 mm (16 ottobre), Santa Cristina d’Aspromonte 534 mm (16 ottobre), Nicolosi 529 mm (17 ottobre).
Da segnalare anche i 702 mm in 24 ore di Lentini, il 17 ottobre 1952, i 504 mm di Salerno in 16 ore, a cavallo tra il 25 e 26 ottobre 1954, e i 509 mm in 24 ore di Serra San Bruno (Calabria), questo non autunnale, risalendo al 22 marzo 1935.
Al nord abbiamo i 750 mm in 24 ore di Resia (attenzione, non il Passo Resia altoatesino, ma il Resia friulano, nelle Prealpi) il 9 ottobre 1935, stesso giorno dei 617 mm di Oseacco (sempre nelle Prealpi friulane), mentre riguardo all’alluvione di Genova dell’ottobre 1970 si registrano i 970 mm in 24 ore di Bolzaneto, quartiere della periferia nord ovest del capoluogo. Infine entra di diritto nella “hit parade” anche l’episodio dei 474 mm in 13 ore di Pomezzana (Lucca), in occasione della tragica alluvione versiliese del 19 giugno 1996.