L’Italia è noto a tutti i Paesi occidentali, ed anche agli italiani, è tra i Paesi ricchi (lo siamo) con i maggiori sprechi, ed in meteorologia siamo un Paese da Terzo Mondo. Tralasciando la presenza di migliaia di stazioni meteo gestite da Enti Pubblici pagati dal Contribuente, i cui dati restano segreti e non vengono condivisi per capire il trend del Clima, è perverso NON poter consultare un Radar Meteo in diretta.
RADAR. Il radar meteorologico è uno strumento che individua le aree dove sono in atto precipitazioni, è possibile individuare anche i fenomeni severi in corso, e quindi far scattare in real time un’allerta meteo locale in caso di temporali particolarmente violenti, o magari grandinate.
Questi giorni, per esempio, temporali di violenza estrema, hanno interessato diverse aree del nostro Paese, con grandine grossa anche 7 cm di diametro, oppure con nubifragi giganteschi. Il radar meteorologico avrebbe garantito la notizia dell’evento in diretta, e con opportune analisi, avvertire del rischio di questi eventi dove poi ci sono stati. Ma qui entriamo su un argomento assai spinoso, che necessita di approfondimenti.
IN ITALIA si scruta il cielo, o si RUBACCHIANO gli scatti dei radar stranieri. Per il Nord Ovest, aree d’Italia a maggiore densità di popolazione, e soprattutto con molti eventi estremi, l’utente è costretto a consultare i radar svizzeri, che in caso di eventi meteo violenti, staccano da Internet per il sovraccarico di accessi.
ENTI VIRTUOSI. Solo alcuni Enti virtuosi italiani, non con pochi sacrifici economici, riescono a mantenere attivo il servizio, ed a renderlo disponibile via Internet in diretta per ristretti territori, ma in vari casi, abbiamo notizia che sia bastato un fulmine per mandare il servizio in tilt per settimane.
RADAR, SEGRETO MILITARE? In Italia esiste una copertura radar, ma non sono pubblici. In Spagna, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, la decina di Paesi tra Europa centrale e Balcani, la Scandinavia, mettono a disposizione degli utenti i Radar Meteo in diretta.
In Italia come mai no?
SOLDI PUBBLICI. Ci domandiamo, tu cittadino, chiediti, chi ha pagato questi strumenti? Tu, con le tue tasse, e ricordalo, le tasse le paghi non appena ti alzi al mattino, accendi la TV (canone), prepari una tazza di caffè (imposte varie), prendi l’autobus, il treno, paghi il carburante, se vuoi usufruire di un servizio come il RADAR devi attrezzarti di ingegno, e probabilmente pagare.
TASSE ELEVATE, SERVIZI DI QUALITA’. Siccome le tasse servono per offrire un servizio al cittadino, chiediamo a gran voce che i RADAR diventino un servizio pubblico diffuso dall’Ente Ufficiale italiano per tutti, ed in diretta, e che soprattutto, possano essere replicati dai siti meteo privati, ovviamente citando la fonte “servizio pubblico, pagato con i soldi del cittadino”.