Nuova “Era meteo climatica” iniziata? Cambieremo abitudini? Ma cosa succede
Prendendo spunto dalla cronaca meteo mondiale, dai dati rilevati dalle stazioni meteo, dalle ricerche e pubblicazioni scientifiche la logica conseguenza si evince è che siamo in una nuova “Era” climatica, e che il clima è davvero cambiato. Ma non tutti sono d’accordo, e vedremo in questo approfondimento, le varie tesi, ma anche cosa potrebbe avvenire nel futuro secondo le previsioni dei maggiori Centri climatici mondiali.
In numerosissimi libri e tantissime pubblicazioni reperibili su internet, troverete informazioni sulle Ere Glaciali, tra cui la Piccola Era Glaciale, ma anche di quel periodo poco noto ai più, dove forse faceva caldo quando ne fa oggi o anche più (la scienza sostiene che la media era inferiore), chiamata “Optimum climatico medievale”.
COSA ATTENDERCI NEL FUTURO
Accertato e documentato che la temperatura del Pianeta è in aumento, che ormai sempre più spesso si dichiarano mesi come i più caldi di sempre, il clima favorirà variazioni del tempo atmosferico, delle stagioni.
Un aumento della temperatura comporterà un incremento dell’intensità di alcuni fenomeni atmosferici, ma anche la comparsa di nuovi. Possiamo citare, come avvenimento dell’ultim’ora, l’insolita formazione di un ciclone subtropicale al largo del Cile. Ma le cronache sono sempre più ricche di eventi meteo novità.
LE NUOVE STAGIONI IN ITALIA
Inverni: come osservato nell’ultimo decennio, la stagione invernale sarà più mite, con sporadiche ondate di freddo. In genere meno nevosa della media, con precipitazioni più scarse al Nord.
Primavera: più variabile della norma, con caldo precoce e freddo tardivo. Fenomeni meteo estremi, con grandinate, nubifragi, trombe d’aria, neve a quote medio basse. Occasionali gelate.
Estate: molto più asciutta della norma, con caldo frequentemente più marcato della norma per la presenza dell’Alta Pressione del Nord Africa.
Autunno: molto meno piovoso della norma per l’influenza di Alte Pressioni. Periodi piovosi di breve durata, ma intensi, con precipitazioni che in pochi giorni conducono tanta pioggia quanta dovrebbe caderne in uno, due mesi.
CALDO MEDIO EVO, CLIMA SORPRENDENTE
Nel periodo che va dall’800 al 1300, la temperatura è stata più elevata rispetto i valori definiti della norma di riferimento, fino a 2°C (secondo alcune stime) a livello Globale, ma molto oltre nelle regioni settentrionali del Pianeta.
Per altro con condizioni meteo frequentemente stabili, si coltivava la vite in Norvegia (oggi il clima non lo consente), i Vichinghi popolarono l’Islanda, luogo oggi in varie sue lande gelido, il cui nome vuol dire “terra verde o verdeggiante”, e ciò ben dichiara che il clima di allora, quando quell’Isola fu scoperta, era ben più mite di quanto non lo sia oggi. Ma in quell’epoca storica si coltivava la vite diffusamente in Inghilterra, vengono popolate le isole località come le Isole Fær Øer (insediamenti dal 500 dopo Cristo).
In virtù del clima stabile e caldo, l’agricoltura del tempo consenti un sensibile aumento della popolazione europea, che quadruplicò in circa 500 anni.
Ma quanto era caldo il clima durante l’Optimum climatico medievale? La scienza sostiene meno di quanto lo sia oggi, altri dati sostengono che faceva più caldo. Quindi, il dubbio rimane.
CLIMA TERRESTRE E’ SEMPRE CAMBIATO
Il clima della Terra ha da sempre avuto oscillazioni chiamate fluttuazioni climatiche. Il meteo estremo di cui vi parliamo c’è da sempre stato, ma sono cambiate negli anni le sue caratteristiche.
LA SCIENZA CHE STUDIA IL CLIMA DEL PASSATO
Le informazioni del passato derivano dalle ricostruzioni della paleoclimatologia, ovvero di periodi storici quando non c’erano le stazioni meteo, come ad esempio durante il Medio Evo, e ancor meno nelle Ere Glaciali!
Ma la domanda viene spontanea, come si fa a sostenere che in una certa epoca c’era un determinato clima?
La paleoclimatologia ricostruisce l’andamento del clima delle epoche passate attraverso l’utilizzo di vari dati rilevati dal terreno, dai ghiacci, dalle profondità marine, dall’archeologia, etc..
Si ottengono dati detti “proxi” ovvero climate proxies.
I valori ottenuti vengono elaborati da specifici modelli matematici, che determinano ipotesi di scenari meteorologici.
Tale ipotesi, forse potrebbero essere anche discutibili per alcune circostanze, o magari eccessivamente spinte in precisione. Potremmo citare le reanalysis con mappe che indicano temperatura, pressione atmosferica fin dalla fine dell’800. Ma la sezione di paleoclimatologia del NOAA ha ricostruito con mappe, come era il clima centinaia di anni fa.
CURIOSITA’, IL CLIMA CAMBIA ALL’APPARENZA
In Italia la temperatura viene misurata diffusamente dagli anni ’30, va detto che in varie città c’erano stazioni meteo già da fine ‘800. Ma nel corso degli anni alcune stazioni hanno subito influenze esterne derivanti da variazioni dell’ambiente, tra cui l’urbanizzazione. Inoltre, sono cambiati gli strumenti, l’allocazione delle stazioni meteo.
Con tutti i cambiamenti che vi abbiamo descritto, i paragoni con il passato potrebbero essere falsati.
PER CURIOSITA’
Milano Linate nel periodo 1931-1960 aveva una media annua di +17,9°C. Nel periodo 1951-1980 di 17,1°C, nel periodo 1961-1990 di 17,2°C.
– La differenza tra il periodo più freddo e caldo +0,8°C.
Roma Ciampino 1951-1980 ha avuto una media annua di 20,8°C, nel periodo 1961-1990 +20,5°C, tra il 1971-2000 +20,4°C, mentre 1981-2010 20,6°C.
– La differenza tra il periodo più freddo e caldo è di +0,4 °C.
COSA SI EVINCE
In una ristretta area come è l’Italia, e nella fattispecie l’analisi di 2 stazioni meteo, rileviamo che nell’arco temporale di alcune decine di anni, dalla sola osservazione dei dati meteo ufficiali, ci sono state variazioni tra +0,8°C come temperatura media annua per Milano e di +0,4°C per Roma.
Come si diceva, sicuramente negli anni sono cambiati gli strumenti di rilevante, l’ubicazione della centralina meteo. Tali variazioni potrebbero aver alterato i rilevamenti, perciò i confronti con il passato potrebbero essere alterati anche
NUOVO CLIMA O INVENZIONE?
L’entità dell’attuale riscaldamento e delle sue cause è oggetto di accesi dibattiti, con ampie controversie.
LA PERCEZIONE DEL CLIMA INDICA CHE STA CAMBIANDO
I cambiamenti climatico ce lo mostrano i ghiacciai, ma ormai lo sentiamo a pelle, ci rendiamo conto un po’ tutti che le stagioni di una volta non ci sono più. Percezione che viene avvalorata dalla scienza.
ERE CLIMATICHE
I cambiamenti climatici vengono definiti Era climatiche, alcune hanno comportato variazioni della temperatura media globale appena di 1°C come la Piccola Era Glaciale, definita come periodo molto freddo, con disastrose ondate di gelo anche in Europa ed in Italia.
Pertanto, se attualmente la temperatura è di circa 0,6°C sopra i valori di riferimento, dovremmo essere in un nuovo periodo climatico.
Di questo ne parlò il 24 ottobre 2016 Massimo Gaggi con un articolo sul Corriere della Sera titolato «Record di C02 è una nuova era climatica», facendo tra l’altro riferimento all’agenzia meteo dell’Onu che riferì che la CO2 nell’atmosfera aveva per la prima volta superato la soglia delle 400 parti per milione.
IL RISCALDAMENTO CLIMATICO E’ UNA COSA SERIA
Secondo gli scienziati di tutto il Mondo, ma anche le più autorevoli istituzioni che studiano il clima, rivelano che i cambiamenti climatici avranno imprevedibili conseguenze sul tempo atmosferico, incrementando le condizioni meteo estreme.
Tra queste c’è la maggiore che è la WMO, l’Organizzazione meteorologica mondiale. La più antica istituzione del mondo sul clima (fondata nel 1873), ora agenzia delle Nazioni Unite, e questa da anni ormai dichiara prognosi sconfortanti per il futuro del clima del nostro Pianeta.
MA C’E’ CHI PARLA DI GLACIAZIONE
Ci sono anche, e non poche, teorie contrapposte che prospettano una prossima glaciazione. Altri che i dati sul riscaldamento sono una farsa, e che il clima non è cambiato, altri che la temperatura tende a diminuire prossimamente. Alcuni sostengono che glaciazione è iniziata.
IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA E’ UN’INVENZIONE
C’è chi sostiene che il riscaldamento del Pianeta è un’invenzione. Lo scrive anche di recente sul Corriere della Sera Mauro della Porta Raffo il 4 aprile 2018 con un articolo
“Riscaldamento antropico, la verità. L’inquinamento causato dall’uomo ha niente o pochissimo a che fare col riscaldamento globale (naturale) ma moltissimo, tutto, a che vedere con il degrado della Terra.”
RISCALDAMENTO ANTROPICO
Secondo gli studi più autorevoli, le pubblicazioni di agenzie mondiali sul Clima e le maggiori al Mondo sostengono che l’aumento della temperatura terrestre sarebbe prodotto anche dalle attività umane (riscaldamento antropico).
NON TUTTI SONO D’ACCORDO, NEPPURE GLI USA
Teorie contrarie sostengono che invece le variazioni termiche sono dovute a normali fluttuazioni del clima (cause naturali) e non sono di causa antropica. Tra coloro che sostengono questa tesi c’è il Governo USA di Trump che ha ritirato il sostegno al “protocollo di Parigi”.
DOVE STA LA VERITA’?
Le previsioni catastrofistiche diffuse già 30 anni fa da autorevoli agenzie del clima, non hanno trovato conferma ai giorni d’oggi. Il clima è cambiato, ma non ci sono i cataclismi previsti allora. Pensate che per l’Italia venivano date in desertificazione le Isole Maggiori e gran parte del Sud Italia. Ma niente di ciò è avvenuto, anche se la siccità di questi due anni non è stata affatto trascurabile, ma anche in passato ci sono state situazioni simili.
“La verità noi non sappiamo dove stia, ma ci siamo abituati a sostenere solo tesi moderate e non catastrofistiche in merito alle previsioni del clima. Non neghiamo affatto che il clima è cambiato, anzi, lo scriviamo spesso, ma ben sappiamo che certe teorie manipolano la verità dei fatti, come quella che fa paragone con i ghiacciai di fine 1800 con lo stato attuale.
All’epoca si usciva dalla Piccola Era Glaciale, e di ghiacciai erano alla loro maggiore espansione dopo il periodo caldo del Medio Evo. I paragoni sullo stato dei ghiacciai facciamoli con il periodo di riferimento delle temperature medie”.
ULTIMI ANNI, TEMPERATURE SEMPRE PIU’ ELEVATE
Se eventualmente fossero discutibili alcuni dati del passato, sono i rilevamenti degli anni recenti a fare chiarezza, come quelli satellitari e le sofisticate stazioni meteo che in pochi decenni hanno visto alterato il clima.
CAUSE NATURALI
Escludere totalmente che una parte dei cambiamenti climatici abbiano almeno una parte di componente naturale, modestamente ci appare azzardato. Se il clima ha sempre avuto fluttuazioni, di certo non si sono alterate negli ultimi decenni, e semmai si sono sovrapposte a quelle antropiche.
Insomma, il tema è molto complesso, di certo ogni sforzo che si farà per ridurre l’inquinamento terrestre, sarà ben più che apprezzabile.