Nessun dubbio sussiste in merito al fatto che stiamo parlando del cosiddetto “tetto del mondo”. L’Everest ha fatto molto parlare di sè nelle ultime settimane, per quanto accaduto a seguito del lockdown. Gli effetti in termini di riduzione d’inquinamento sono stati eclatanti.
Il massiccio himalayano è risultato visibile anche ad alcune centinaia di chilometri di distanza sia dal versante indiano che da quello nepalese, come non avviene quasi mai per via dell’elevato inquinamento. Ora una spedizione scientifica si è spinta verso la vetta per capire l’esatta altezza del Monte Everest.
La squadra cinese, composta da 8 ricercatori e 4 membri della troupe televisiva, ha raggiunto mercoledì il punto più alto dell’Everest. Attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia, verrà misurata l’altezza reale del tetto del Mondo.
Finora erano stati condotti sei cicli di misurazione scientifica sull’Everest: nel 1975 il picco dell’Everest era risultato di 8848,13 metri, mentre nel 2005 la misurazione era pari a 8844,43 metri. Aggiungendo la copertura nevosa di circa 3,5 metri, si evince che la quota attuale della vetta è di 8848 metri.
Ora scopriremo quanto l’altezza della vetta può essere variata negli ultimi 15 anni. Saranno effettuati rilievi gravitazionali, sui sistemi di navigazione satellitare globale, sulla meteorologia, sulla profondità del ghiaccio e sulla neve.
Il piano originale, rimandato poi per cattive condizioni meteorologiche, prevedeva che la squadra raggiungesse la vetta il 12 maggio. I ricercatori cinesi sono stati i primi a condurre rilievi sul monte Everest, che compare su mappe dell’Impero cinese Qing già nei primi del Settecento.