Il passaggio tra l’Alta delle Azzorre e l’Alta Africana sta avvenendo in queste ore. Ora si guarderà con attenzione l’esatta collocazione del fulcro anticiclonico, perché da ciò dipenderanno entità e distribuzione del caldo. Ad onor del vero dobbiamo dirvi che i modelli previsionali stanno seguendo, ormai da giorni, un percorso ben definito e che dovrebbe condurre i massimi pressori a ridosso delle Alpi.
Ciò vuol dire che lo schiacciamento dell’aria calda al suolo, per il cosiddetto effetto di subsidenza, esporrà le regioni Settentrionali al rialzo termico più incisivo. Qui, nel fine settimana, le temperature si orienteranno ben oltre le medie stagionali e in Val Padana – a seguito della crescita dell’umidità – crescerà l’afa. Significa che il nostro corpo, rispetto ai valori che vedrete in figura, percepirà più caldo e quella sensazione di disagio tipica del caldo afoso.
L’immagine che vi proponiamo si riferisce alle temperature massime di sabato 6 giugno: si evince facilmente come i picchi di calore dovrebbero concentrarsi tra le regioni Settentrionali e le Centrali tirreniche. Localmente si potrebbero raggiungere 32-33°C, ai quali come detto si sommeranno indici di calore notevoli (le temperature percepite potrebbero superare facilmente i 35°C). Sud e Isole, al pari delle Centrali adriatiche, avranno temperature inferiori e non certo eclatanti. Difficilmente si varcherà la soglia dei 30°C, anche se poi localmente non mancheranno le eccezioni.