Avverti che qualcosa di infinitamente lontano si avvicina a grandi passi, ma non vuol mai arrivare.
Eppure era tutto confermato. La stessa TV da giorni trasmetteva bollettini di neve a chiare parole e proprio sulla tua zona; sulla tua piccola città. Era solo questione di tempo, forse di qualche ora. Bisognava solo attendere, avere calma.
Ma il nervosismo, la spasmodica attesa erano incredibilmente incontrollabili e sproporzionate.
Il cielo era paro, compatto e bianco, ma non cadeva nulla. Anche un semplice e minuscolo oggetto sollevato dal vento, poteva sembrare l’inizio di una infinita nevicata.
La stessa aria che respiravi, tramite gli sbuffi vaporosi del tuo alito, era densa di umori “bianchi”. Un aroma che solo tu, forse, potevi sentire senza essere spiato da nessuno.
Quante volte hai aperto quella finestra, quante volte hai alzato quella tendina?
Rassicurato di non esser controllato da nessuno, hai puntato gli occhi dirigendo lo sguardo fermo verso una nascosta meta e per decine interminabili di minuti, hai messo sotto il “microscopio” il cielo.
Nulla, non scendeva niente. Nemmeno uno “sparuto” fiocchettino , un debole segnale. Nulla che ti potesse dare un “paterno” conforto che una vana attesa forse necessitava.
Certo ti sentivi solo, non potevi comunicare ad alcuno il tuo stato d’animo e come un “ladro” ti nascondevi dagli sguardi della gente che sembrava osservare solo te.
Forse eri impazzito, malato, esagerato. Oppure eri solo stato tradito?
Sfinito da questa “lacerante” attesa sei uscito ed hai iniziato a camminare tra la gente cercando di distogliere il tuo sguardo e trovare qualcosa in alternativa a questa tua “follia”. Non volevi più pensare all’ennesima delusione.
All’improvviso qualcosa ti gelido ed inafferrabile ti accarezza il volto, ruoti lo sguardo all’orizzonte e quello che aspettavi, ormai rassegnato, leggero e morbido iniziava a cadere dal cielo inondando i tuoi occhi.
Una intensità crescente . Tutta l’aria che si spingeva intorno a te era piena di fiocchi candidi. Anche la gente che consideravi “ladra di emozioni” guardava quella magica “cascata bianca”. Non eri più solo. Ora ti mostravi orgoglioso della tua “scoperta” ascoltando la gente che confermava ad alta voce la tua incredibile scoperta.
“UUuuu…hai visto come nevicaaaaaaaa?”