In analogia con la giornata di ieri, le regioni del Nord Italia e la Toscana sono alle prese con un condizioni di tempo umido e uggioso, per via di quel flusso di correnti da ovest-sud/ovest richiamato dal profondo vortice di bassa pressione, il cui perno si trova sulla Penisola Scandinava. I banchi nuvolosi in transito sono in genere improduttivi, non trattandosi di vere e proprie perturbazioni organizzate.
La fenomenologia è quindi decisamente scarsa e irregolare, ma ci sono le eccezioni rappresentate da quelle zone, spesso molto ristrette, più direttamente esposte al flusso di correnti umide da ovest-sud/ovest. Ci stiamo riferendo perlopiù ai settori settentrionali e pedemontani del Friuli e dell’Alta Toscana, laddove questi venti sud/occidentali riescono ad ammassare tanta umidità sui versanti montuosi sopravvento, determinando precipitazioni maggiori e più intense derivanti dal cosiddetto effetto stau.
L’aspetto orografico è dunque fondamentale nell’esaltare gli effetti di un sistema nuvoloso pressoché sterile: in base alle rilevazioni delle centraline meteo dell’Osmer, sul Friuli la località più piovosa è stata finora Musi (UD) con ben 69 millimetri accumulati dalla mezzanotte. Seguono poi i 53 millimetri di Lignano (segno che anche qualche zona costiera risente di forti precipitazioni), i 49,4 di Coritis, i 41,1 di Faedis ed i 35 Cave del Predil.
Si tratta di dati del tutto provvisori, tanto che la prevista insistenza delle precipitazioni potrebbe portare a fine giornata accumuli fino ad oltre 60-80 millimetri. Nulla d’eccezionale per queste zone data questa situazione, così come non sono così eclatanti le piogge censite sull’Alta Toscana: gli accumuli maggiori si sono avuti a Piaggione, frazione del comune di Lucca, con 50,6 millimetri.
Dati pluviometrici a cura di Osmer e di AdB Serchio.