L’evoluzione generale
Negli editoriali dell’ultimo periodo abbiamo spesso giocato sulle possibili linee di tendenza basandoci semplicemente sull’andamento “ondeggiante” che seguita ad accompagnarci, ipotizzando in tal senso un onda calda verso l’ultima decade del mese di agosto. Forse la conclusiva di questa stagione estiva.
Osservando la disposizione delle figure bariche su scala europea pare che ci siano buona probabilità che tutto ciò prenda corpo dopo il ponte di ferragosto, quando una nuova ondulazione delle correnti d’aria d’alta quota andrebbe ad isolare un goccia fredda in prossimità del Portogallo. Il tutto a causa del ponte di alta pressione tra un promontorio dell’alta delle Azzorre e una corrispettiva figura presente a latitudini Polari.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
A questo punto, confermando comunque il cambiamento di circolazione sull’Europa settentrionale, sembra che la stagione estiva voglia proseguire sull’altalena termica che rimarrà negli annali meteorologici della stagione 2005. Sì, perché l’evoluzione sopra descritta rientrerebbe nel “normale” andamento climatico degli scambi meridiani, mai assenti da gennaio a oggi.
In tale contesto evolutivo la nostra Penisola si ritroverebbe a fare i conti con la nuova ondata di caldo proveniente direttamente dal Nord Africa, anche se và detto che l’affievolirsi delle ore di luce favorirà un contenimento dei valori termici riscontrabili. Di contro si avrebbero condizioni di tempo fresco e perturbato su buona parte dell’Europa Centro occidentale, con clima ancora relativamente caldo sulla Grecia e la Turchia.
Fresco che raggiungerebbe anche la Russia Europea, mentre i Balcani avrebbero condizioni meteorologiche non dissimili da quelle presenti sulle nostre regioni, anche se certamente con meno caldo. Da sottolineare poi come tali ondulazioni favoriscano pause benefiche su Spagna e Portogallo, certamente le più martoriate da un’estate paragonabile a quella da incubo che vivemmo in Italia due anni or sono.
In conclusione
Quel che stiamo proponendo rappresenta l’ultima lettura delle carte di previsione odierne. Ora, detto che l’ipotesi descritta fu avanzata in tempi non sospetti, bisogna stabilire quanto poi tale evoluzione si discosti dalla realtà che sarà. Più che altro dobbiamo stabilire se all’interno delle carte di oggi vi siano state delle immissioni di tipo statistico tali da terminare quel tipo di tendenza, o se ancora si tratta di aggiornamenti dalle “calde vedute”.
Certamente, oggettivamente, l’andamento finora riscontrato potrebbe senza dubbio deporre a favore di una simile evoluzione. Ma va comunque detto che progressivamente l’alta pressione di matrice Africana perde forza, a favore delle depressioni Nord europee pronte a riconquistare la scena del prossimo autunno.