V’era necessità d’attendere la fine d’Agosto perché il meteo si rimettesse dappertutto. Un’Anticiclone che accomunasse l’intera Italia è da tempo che non s’osservava. Diciamo da Luglio. E’ inutile ripeterlo, allora fece caldo per più e più giorni, ma tanto! Un caldo opprimente e nel fine settimana qualche cenno di quella calura si è percepita in Val Padana. Non preoccupatevi, non sembra esserci un rischio afa così alto ed anche se prossimamente si andrà verso un ulteriore consolidamento anticiclonico, non dovrebbero raggiungersi valori termici eccezionali.
Vuoi perché la stagione sta invecchiando e oramai è giunta al capolinea, vuoi perché le perturbazioni atlantiche incombono e non hanno la minima intenzione di lasciare l’Europa in balia di un dominio anticiclonico duraturo. Di caldo ne ha fatto tanto in zone ove di solito il clima è un altro e i record registrati in Russia sono storia recente. Ora là sta arrivando l’Autunno, ha rinfrescato notevolmente e stanno passando perturbazioni. E quasi a controbilanciare quel cambiamento, qui da noi, sul Mediterraneo, è venuta l’Alta Pressione.
E’ un’Alta Pressione calda, risalente dall’Africa e che per qualche giorno s’è spinta sin sull’Europa centrale. Ora però, dopo il timido tentativo, sarà costretta a tornarsene sui propri passi perché il fluttuare delle onde atlantiche non gli lascerà spazio utile per eventuali nuove impennate. Cosa implica tutto ciò? Che sicuramente al Nord ci sarà qualche disturbo, ma poca cosa! Più che altro si tratterà di sistemi nuvolosi che lambiranno le Alpi e il primo è atteso nella serata di oggi. Più che altro sortirà effetti significativi domani, quando la variabilità dovrebbe rappresentare il tema dominante della giornata. Sull’Italia Settentrionale, ovvio.
La nuvolosità sarà subito efficace su Alpi e Prealpi, producendo acquazzoni sparsi anche a sfondo temporalesco. Nelle ore del pomeriggio e poi di sera qualche fenomeno dovrebbe riuscire a propagarsi alla fascia pedemontana. Dove? In Piemonte, sulla Lombardia e nel Veneto. Non solo, isolati temporali sembrano in grado di raggiungere alcuni settori pianeggianti e l’ultima parte di giornata dovrebbe registrare una ulteriore accentuazione dell’instabilità sul Friuli Venezia Giulia.
Parte dell’instabilità si ripercuoterà al Nordest nella giornata mercoledì. Mentre nel settore ovest prevarranno le schiarite – a parte qualche residuo annuvolamento sulle Alpi lombarde e nell’Appennino del Levante Ligure – su coste friulane, venete ed emiliano-romagnole vi saranno residui rovesci di pioggia nelle prime ore del mattino. Dopodiché la nuvolosità si attarderà maggiormente sui rilievi e in particolare nella fascia appenninica dell’Emilia Romagna, producendo qualche altro temporale.
Abbiamo tralasciato le restanti regioni perché l’Alta Pressione non consentirà alcun transito nuvoloso e fatta salva la possibilità di innocui addensamenti nuvolosi sul nord della Toscana e lungo la dorsale appenninica – nelle ore più calde – splenderà il sole dappertutto. Farà anche caldo, i picchi più alti si dovrebbero avere al Sud, nelle Isole e nelle zone interne tirreniche. Con picchi di 33/34, anche 35 gradi. Caldo e un po’ d’afa anche in Val Padana quando tornerà ad uscire il sole.
Scenari destinati a non mutare, probabilmente, neppure nel fine settimana. Una nuova perturbazione lambirà infatti le Alpi e inizierà col portare prima qualche temporale venerdì sui monti, poi propagando l’instabilità in pianura nella giornata del sabato. Solleone e caldo estivo baceranno le restanti regioni, in un quadro termico prettamente estivo – con valori pressoché immutati o in ulteriore leggero rialzo – e venti deboli con regimi di brezza accentuati nelle ore più calde.