Ieri, traendo un bilancio domenicale e proiettandoci oltre, analizzammo le prospettive di maltempo e le possibili piogge settimanali. Spulciando il nostro LAM scorgemmo accumuli localmente consistenti, addirittura preoccupanti perché se confermati capaci di dar luogo a “pericolosi” nubifragi.
Detto che il peggioramento prenderà piede nella notte di lunedì su martedì, eravamo smaniosi di capire se l’entità delle precipitazioni aveva subito variazioni. Or bene, osservando la mappa si scorgono sì dei cambiamenti, ma quel che è importante sottolineare è che i fenomeni risulteranno comunque abbondanti e ben più diffusi che in passato.
I picchi maggiori, talvolta superiori a 50 mm, potrebbero coinvolgere il Veneto, alcuni settori dell’Appennino tosco-emiliano, le interne abruzzesi molisane campane e lucane, la Sicilia orientale e la Sardegna interna. Nonostante la mappa mostri le precipitazioni settimanali, va detto che i quantitativi ipotizzati cadranno nell’arco di 24-48 ore e sovente a causa di violente manifestazioni temporalesche. Ecco perché non possiamo escludere il rischio di qualche nubifragio.