Ed ora diventa davvero difficile. Che cosa? Scrivere un articolo che riesca a catturare la Vostra attenzione. Quando il tempo è stabile e soleggiato, c’è poco da inventarsi. Si può analizzare brevemente la configurazione generale, quella cioè che determina l’affermazione anticiclonica, o ancora si possono varcare i confini nostrani e carpire i principali accadimenti meteorologici. Oppure dare uno sguardo alle proiezioni a lungo termine e cercare quella che, ad oggi, appare come un piccolo barlume di luce in fondo al tunnel.
Ma il nostro lavoro, in questo caso, è quello di fornirvi indicazioni su come sarà il meteo odierno. Potreste tranquillamente limitarvi ad osservare l’immagine satellitare e avreste una risposta senza necessità di ulteriori spiegazioni. Vedete le ampie zone di sereno che si estendono dalla Penisola Iberica sino alla Grecia e la Turchia? Ebbene sì, è testimonianza di come un’ampia struttura anticiclonica si sia impossessata del Mediterraneo.
Si tratta dell’Anticiclone delle Azzorre, ma qualora doveste dare uno sguardo alle temperature registrare in molte zone della Penisola Iberica, probabilmente vi domandereste se sta per essere sostituito da quello Africano. Leggereste massime superiori ai 35 gradi e in alcune città del settore meridionale vedreste valori vicinissimi ai 40°C. Temperature di Settembre? Macché. Si tratta di temperature tipiche del mese di Agosto.
Comprendere qual è la causa che ha spinto il termometro così in alto è abbastanza semplice. Andiamo in Atlantico. Vedete quell’area di Bassa Pressione appena evidente sul bordo sinistro dell’immagine? Ebbene sì, è colpa sua. Dopo tutto è risaputo. Quando una zona ciclonica si approfondisce in Atlantico, di contro si stabilisce una risposta dinamica che spinge l’Alta Africana sui Paesi Mediterranei. Stavolta è toccato alla Penisola Iberica, ma qualche refolo d’aria calda – nei prossimi giorni – potrebbe raggiungere le nostre regioni di Ponente.
Varcando i confini alpini, invece, notiamo come il nastro perturbato continui a scorrere senza sosta. E’ facile identificare altri minimi di pressione, che poi sono quelli che inducono lo spostamento delle perturbazioni. Uno è a ridosso dell’Islanda, altri due sono vicini alla Penisola Scandinava e sono alimentati da aria fredda discendente dal Polo. Rammenterete che sino a ieri i vari fronti riuscivano ad avvicinarsi all’Italia, sgretolandosi a contatto con l’Anticiclone e producendo quelle nubi medio alte che riuscivano ad offuscare il sole.
Nella giornata odierna, invece, la nuvolosità sarà molto meno pronunciata e sarà la riprova di come il consolidamento anticiclonico stia per aprire una lunga fase di bel tempo. A dire il vero su alcune regioni avremo parziali annuvolamenti, ma verranno indotti da cause che nulla hanno a che vedere con le perturbazioni atlantiche. Si osserveranno un po’ di nubi basse, di origine marittima, sulla Sardegna occidentale e settentrionale, nelle coste della Calabria tirrenica e verso sera potrebbero interessare anche la Liguria ed alcuni tratti litoranei della Toscana e del Lazio.
Qualche altra nube potrebbe interessare i crinali confinali del Triveneto, ma la probabilità di precipitazioni sembra risultare praticamente nulla.
Si calmerà il vento, che sarà debole variabile un po’ dappertutto. Torneranno le brezze nelle ore più calde, mentre si avrà qualche residuo rinforzo di Tramontana sul Canale d’Otranto. Le temperature registreranno un rialzo, specie le massime, con punte superiori ai 30 in molte città e picchi maggiori – sino a 32/33 gradi – tra Basilicata ionica, Puglia e Calabria.