La stagione invernale potrebbe mostrarsi più prossima alla media rispetto alle ultime due. Quindi, secondo le proiezioni non ci saranno bagni in mare fuori stagione, non avremo le Alpi marroni a Natale, sì invece ad un clima con precipitazioni e poco rigido.
Quanto descritto emerge dalla lettura delle proiezioni stagionali diffuse dal NCEP per l’Europa.
In tutti e tre mesi dovrebbe prevalere un’anomalia positiva, ovvero dovrebbe fare più caldo rispetto alle temperature di riferimento, ma siccome sappiamo che il clima di questi ultimi decenni si è riscaldato, questo non esclude la possibilità di avere eventi nevosi in pianura.
Di certo appare esclusa dalle proiezioni la replica di inverni gelidi come quelli che si ebbero nel 1929 e 1956 in Europa, quando il freddo durò mesi, prima di tutto perché la maggiore anomalia verso il caldo dovrebbe posizionarsi in Russia, a discapito dell’Alta Pressione siberiana, che come è noto, è quella che porta il gelo in Europa.
Va comunque anche detto che Inverni recenti che rammentiamo come nevosi e rigidi, complessivamente ebbero temperature superiori alla media.
Va anche detto che la media di un tempo vedeva Inverni solitamente più rigidi di quelli vissuti negli ultimi decenni, in specie al Nord Italia. Ma come sappiamo il clima è cambiato, e ciò mi pare che sia noto a tutti.
Pertanto, in un contesto di temperature di poco superiori alla media sono previste precipitazioni superiori alla norma. Questo vuol dire che ci saranno, se la previsione sarà confermata, abbondanti nevicate sulle Alpi, neve in Appennino, abbondante in alta quota, mentre occasionalmente, ed in coincidenza con i sempre possibili flussi d’aria fredda, potrebbe nevicare anche a quote basse.
Di certo è impossibile prevedere che temperature estreme avremo, se nevicherà nelle città di pianura del Centro Italia e del Sud, anche perché abbiamo osservato che anche in Inverni miti, è sufficiente un’irruzione di aria gelida per portare la neve in Sicilia, come non avveniva da cento anni.
Tirando le somme, non ci sono le premesse per un lungo inverno rigido, ma per un Inverno decisamente meno mite degli ultimi due, e soprattutto con molte precipitazioni.
Rammentiamo anche che vari Inverni recenti sono stati molto nevosi in Valle Padana, anche se con temperature superiori alla media.
Non solo, alcuni Inverni hanno portato la neve anche al Centro Italia, nonostante poi nella sua globalità la stagione è stata più mite rispetto alla media.
L’Inverno 2011/2012, noto per il Febbraio gelidissimo e nevoso, è stato complessivamente più mite della norma, in quanto in tutto l’Inverno è solo per circa due settimane si ebbero valori sotto la media, mentre nel resto della stagione prevalsero temperature superiori alla media.
Pensate che terminata l’ondata di freddo, già a Febbraio la temperatura superò la media, e ai primi di Aprile furono registrate temperature estive in quasi tutto il Nord Italia.